Milan, Yonghong Li può bloccare la cessione del club: cosa sta succedendo

Un ostacolo inaspettato alla cessione delle quote Milan. Si tratta dell’azione di un vecchio personaggio legato in passato al club.

Giorni caldissimi in casa Milan per il futuro del club. Ormai da settimane è nota e concreta la possibilità che la società rossonera passi nuovamente di mano, viste le due offerte reali presentate a via Aldo Rossi.

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Yonghong Li (©Ansa Foto)

Prima l’offensiva di Investcorp, fondo di origine araba guidato dall’imprenditore Al Ardhi e coadiuvato dal fondo sovrano emiro Mubadala. Poi l’inserimento del competitor RedBird Capital, società statunitense che sta muovendo passi in avanti rilevanti.

Ma c’è un nuovo ostacolo che sarebbe spuntato da qualche giorno. Un’offensiva inaspettata che, agendo per via legali, rischierebbe di bloccare ogni tipologia di ‘closing’ tra la proprietà Elliott ed il futuro investitore. Tale questione riguarda il ritorno in auge di un vecchio nome legato al Milan: quello di Yonghong Li.

Diffida ufficiale a Elliott: mister Li vuole un risarcimento

Un profilo misterioso, transitorio ed ancora oggi considerato poco cristallino nel mondo della finanza asiatico. Mister Li è l’imprenditore cinese che nel 2017, assieme ad una cordata anch’ella avvolta nel mistero, riuscì ad acquisire le quote di maggioranza da Fininvest e diventò presidente del Milan.

La sua carica durò poco più di un anno. Yonghong Li non riuscì a ripagare nelle scadenze prefissate i prestiti concessi dal fondo americano Elliott Management Corporation, della famiglia Singer. Dopo l’ennesimo ritardo, Elliott ha eseguito l’escussione del pegno e, di fatto, è divenuto unico proprietario dell’A.C. Milan.

Un’operazione che mister Li non ha mai digerito. Infatti lo scorso 26 aprile, come scrive oggi La Repubblica, i legali del cinese hanno inviato una diffida formale ad Elliott, che rischia così di non poter vendere le quote Milan in tempi brevi. Yonghong Li chiede un risarcimento agli americani di ben 319 milioni di euro. La cifra è la differenza tra i 600 milioni del valore presunto del Milan nel luglio 2018 e i 281 milioni del credito concesso da Elliott.

I tempi processuali, soprattutto per il foro del Lussemburgo al quale si è rivolto Yonghong Li, rischiano di essere molto lunghi in cause di questo genere. Ma nel frattempo il manager cinese potrebbe chiedere di invalidare il passaggio obbligato di proprietà del 2018 e di fatto bloccare altre operazioni di vendita delle quote Milan.

Una mossa che complica i piani a breve termine, ma bisognerà capire se l’offensiva legale di mister Li abbia realmente spunti realistici o sia un tentativo disperato del cinese per ottenere qualche ricavo.

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