“Il nuovo Milan americano come la Roma”: il commento dell’esperto su RedBird

Il fondo americano è ormai in vantaggio per prendersi il Milan da Elliott. C’è un commento anche sulle possibili novità nella dirigenza

Siamo nella fase bollente del campionato, quella finale, ma siamo anche nella fase calda della trattativa che porta al passaggio di proprietà per quanto concerne il Milan. Tra RedBird e Investcorp, pare ormai ovvia la volontà di Elliott di vendere il club al miglior acquirente. Sono settimane importanti, e proprio in queste ultime ore potrebbe essere arrivata la svolta.

Dirigenza Milan
Dirigenza Milan (©LaPresse)

Le cose ormai sembrano essersi delineate. RedBird ha sorpassato Investcorp, con questi ultimi che si sono fatti indietro dopo che Elliott non ha dato una risposta definitiva. Dubbi economici per quanto riguarda questi ultimi nei confronti del fondo con sede in Bahrain.

Ha dato invece molte più garanzie sotto questo punto di vista l’altro fondo americano. L’operazione sta per definirsi sulla base di circa 1.3 miliardi di euro. Tante le perplessità tra i tifosi, difficile ovviamente riuscire a fidarsi subito. C’è comunque ottimismo, anche perché pare che la dirigenza composta da Maldini e Massara rimarrà al suo posto. Lo ha confermato anche un esperto in materia, che ha parlato anche più in generale di RedBird e di quello che può dare all’Italia ma soprattutto al Milan.

Scala: “La dirigenza rimane. Il dubbio riguarda soltanto Scaroni”

Esperto di economia, il giornalista de Il Sole 24 Ore Carlo Festa ha parlato di RedBird e della trattativa con il Milan: “C’è stata un’accelerata improvvisa soprattutto perché Investcorp si è defilato. Accordo sulla base di circa 1.3 miliardi di euro, l’ufficialità potrebbe arrivare nei prossimi dieci giorni. Elliott dovrebbe restare con una quota di minoranza. Non vedo segnali di cambiamenti a livello societario. L’unico dubbio riguarda Scaroni, il suo mandato in scadenza e presumo che venga sostituito. Ovviamente questa è la mia impressione”.

Il paragone con la Roma, anche i giallorossi infatti hanno a capo degli americani: “Non penso che RedBird sia come Elliott. Di certo si farà attenzione ai costi, ma con la differenza che ci si potrà permettere spese di lusso. Ovvio, non come i top club d’Europa che spendono miliardi ogni giorno. Probabile che vedremo un investitore americano molto simile a quello che c’è alla Roma, oppure in Inghilterra. Gli obiettivi sono già stati prefissati: accrescimento dei risultati, progetto stadio e miglioramento del gruppo a livello sportivo. Penso che per i tifosi sia qualcosa di positivo“.

 

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