Da Van Hege a Origi: chi è il belga più prolifico nella storia del Milan

Durante la conferenza stampa di presentazione di Origi è stato citato anche Van Hege: scopriamo chi è l’ex bomber del Milan.

Divock Origi è il sesto giocatore belga a vestire la maglia della prima squadra rossonera. A Milano trova anche il connazionale Alexis Saelemaekers, arrivato nel gennaio 2020 e che può essere importante per il suo inserimento nel gruppo campione d’Italia in carica.

Divock Origi
Divock Origi (foto AC Milan)

Altri belgi ad aver militato nel Milan sono Louis Van Hege, Maurice Tobias, Camille Nys ed Eric Gerets. All’elenco si potrebbe aggiungere anche Drazen Brncic, in realtà nato in Croazia ma poi trasferitosi in Belgio e in possesso del passaporto belga. Lui viene ricordato solo per essere stato inserito nell’operazione che portò Andrea Pirlo dall’Inter al Diavolo.

Origi è arrivato a parametro zero dal Liverpool e ha firmato un contratto fino a giugno 2026.  Spera di scrivere delle pagine positive della sua carriera e della storia del club. Trattandosi di un attaccante, tutti si aspettano soprattutto gol da parte sua.

Milan, chi è Louis Van Hege: ruolo, carriera e gol

Durante la conferenza stampa di presentazione è stato domandato a Origi se si ispira a Van Hege e se vuole promettere ai tifosi che sarà l’erede del suo connazionale. L’ex Liverpool ha risposto così: “Mi piacerebbe fare questa promessa, però realisticamente posso promettere che darò del mio meglio per renderli contenti e per condividere delle gioie. Speriamo di scrivere pagine di bella storia assieme”.

Divock non ha potuto fare la promessa, perché Van Hege fu capace di segnare 98 gol in 91 presenze con la maglia rossonera. È stato il primo grande bomber della storia del Milan, dove ha giocato tra il 1910 e il 1917. Venne comprato dallo Union Saint Gilloise e già al debutto ufficiale sul campo del Genoa (0-3) realizzò una doppietta. Arrivò al al Milan assieme al connazionale Max Tobias, che rimase in squadra per una stagione (16 match e 11 gol) prima di tornare in patria.

Louis van hege
Louis Van Hege (foto AC Milan)

Nonostante le tantissime reti messe assieme, Van Hege non ha vinto alcuno Scudetto in Italia. Veniva chiamato “Pallido Saettante”, a causa del candore della sua pelle e delle sue azioni strabilianti in campo. Non aveva un fisico possente, ma era un attaccante agile e veloce, molto bravo nel dribbling e letale in area di rigore.

Tra il 1915 e il 1917 solo 4 presenze e un gol, perché allo scoppio della Prima Guerra Mondiale i campionati erano stati sospesi e dovette tornare in Belgio per prestare il servizio militare. Nel 1917 fece ritorno in Italia con una improvvisata nazionale belga per sfidare in amichevoli benefiche sia il Milan che la nazionale italiana.

Terminato il conflitto bellico, tornò a giocare nell’Union Saint Gilloise fino al 1924 quando chiuse la sua carriera da calciatore. In mezzo anche la vittoria della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Anversa del 1920, da capitano della selezione belga. È morto il 24 giugno 1975 a Uccle, la stessa città in cui era nato l’8 maggio 1889.

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