Il Milan è pronto a cambiare volto. Stefano Pioli non si fossilizzerà al 4-2-3-1: tutte le idee del tecnico per le prossime partite
Un’idea che accarezza i pensieri di Stefano Pioli, ormai da diverso tempo. Da questa estate il tecnico sta pensando di schierare il suo Milan in maniera differente. 
E’ chiaro, come dimostrano le partite di Serie A e Champions League, che il 4-2-3-1 rimane la certezza di questa squadra, che ha vinto uno Scudetto con questo modulo. Nel corso delle partite, cambiano le posizioni, cambia il modo di interpretare il ruolo ma di base il Milan è stato sempre schierato in questa maniera.
Nell’ultimo periodo abbiamo, iniziato, a vedere altre idee, che siamo certi verranno sviluppate nel corso della stagione quando recupereranno determinati giocatori. Pioli ha fatto capire che si potrà giocare con i due attaccanti centrali vicini. Lo ha fatto a Bergamo schierando insieme Origi e Giroud.
Ha lasciato intendere, inoltre, che si vedrà anche un centrocampo a tre con due mezzali, favorendo così l’inserimento in squadra di Adli. Le possibilità di modellare il Milan sono davvero parecchie.
Nuovo Milan contro il Napoli
Forse, però, il modulo che incuriosisce di più è quello che prevede la difesa a tre. Domani non ci sarà spazio e tempo, per vedere subito dei cambi di modulo ma contro il Napoli tutto può accadere.
Pioli, oggi in conferenza stampa, ha fatto capire che schierare tre centrali può essere una possibilità. Il 3-5-2 può rappresentare davvero il miglior modo per schierare i calciatori che il mister avrà a disposizione, contro gli azzurri.
Mancheranno Origi, Rebic e Rafael Leao. Proprio l’assenza del portoghese può portare Pioli a pensare di liberare Theo Hernandez da compiti difensivi. Giocando da esterno col 3-5-2 avrebbe più possibilità di arrivare in porta.
Un modulo, questo, inoltre, che avvicinerebbe De Ketelaere a Olivier Giroud e che vedrebbe uno tra Saelemaekers, Dest e Calabria sulla destra. Dietro chiaramente giocherebbe Kalulu, Kjaer e Tomori. A centrocampo insieme a Tonali e Bennacer potrebbe trovare spazio Pobega.
