Quando Pobega fece “arrabbiare” Gattuso: il racconto del centrocampista

Pobega commenta la sua stagione al Milan e racconta anche altre curiosità che lo riguardano.

È alla sua prima stagione nella Prima Squadra rossonera e Tommaso Pobega sta facendo vedere di meritarsi la chance. Dopo le varie stagioni trascorse in prestito per giocare con continuità e crescere, è pronto per indossare una maglia così pesante.

Tommaso Pobega
Tommaso Pobega, centrocampista del Milan (©LaPresse)

Intervistato da DAZN, il centrocampista triestino ha così commentato questi mesi al Milan: “Sto bene. Sono felice di essere riuscito a restare qui. Sono soddisfatto di quanto stiamo riuscendo a fare come squadra e possiamo sicuramente fare di più. Dopo alcuni anni di prestiti, ritornare ha un sapore differente. C’è un ambiente fantastico per lavorare. Uscendo dalla Primavera non ero pronto per il salto, mi è servito ogni step per crescere, maturare e migliorare”.

La squadra in Serie A ha perso solamente contro il Napoli e fu una sconfitta bruciante, perché immeritata vista la superiorità mostrata a San Siro. Pobega spiega come si è ripartiti da quel KO: “Il mister ha parlato tanto in allenamento, negli spogliatoi. Le squadre forti si vedono sempre dopo una piccola caduta, perché tu puoi cadere, però l’importante è rimettersi in sesto e continuare a fare quello che stavi facendo. Nelle ultime tre partite lo abbiamo dimostrato e dobbiamo continuare così”.

Il giocatore rossonero racconta anche un retroscena che ha visto protagonista Gennaro Gattuso, suo allenatore nella Primavera per alcuni mesi: “Eravamo 4 ragazzi, quelli un po’ più ‘anziani’, che in convitto avevamo sempre un tavolo separato rispetto agli altri, stavamo sempre lì. Quando è venuto a saperlo, ci ha chiamato da parte e ci ha detto ‘non voglio più vedere queste cose perché siamo una squadra’. Anche da questo punto di vista lui curava l’aspetto proprio della persona e dei legami che ci sono all’interno della squadra”.

Pobega è stato interpellato pure sulla scelta del numero di maglia, il 32: “Ho sempre avuto numeri pari, poi quando ho dovuto scegliere ho guardato la serie sui Los Angeles Lakers e c’era Magic Johnson, un giocatore della NBA che mi è sempre piaciuto e che aveva quel numero”.

Quale centrocampista della Serie A lo ha messo più in difficoltà? Ecco la risposta: “L’anno scorso posso dirti Rabiot”.

Il Milan in una parola: “Passione”.

Se in tv deve scegliere tra finale di Champions League o gara 7 delle Finals NBA non ha alcun dubbio: “Se c’é LeBron, dico gara 7”.

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