Incontro Milan-Leao: padre assente per un litigio, il retroscena

Come emerge dall’intervista doppia tra Pellegatti e Laudisa, c’è stato un litigio in particolare nell’ambito del rinnovo di Rafael Leao!

Giorni fa, come vi abbiamo raccontato, è andato in scena il primo vero incontro a Casa Milan per discutere del rinnovo di Rafael Leao. Protagonisti del summit Paolo Maldini e Frederic Massara ovviamente, e l’avvocato-agente del giocatore, Dimvula. Il dialogo tra le parti è servito a chiarire quantomeno la distanza tra domanda e offerta. Una distanza ancora larga, ma per la quale c’è una certa fiducia di essere colmata.

Rafael Leao
Rafael Leao (©LaPresse)

Dimvula è stato l’unico rappresentate di Leao presente al colloquio, quando in realtà dovevano essere presenti altri due interlocutori. Uno, il padre di Leao, l’altro Jorge Mendes in videocall. C’era tanta attesa per l’arrivo del genitore a Casa Milan, ma qualcosa ne ha impedito la presenza. In un video YouTube, Carlo Pellegatti e Carlo Laudisa hanno spiegato l’accaduto.

Nello specifico, ci sarebbe stato un litigio tra il padre di Rafael Leao e l’avvocato agente.

Rinnovo Leao, perché il padre non si è presentato

Il motivo lo spiegano i due giornalisti. Ci sarebbe stato un dissidio tra Dimvula e il genitore in quanto l’avvocato francese ha un contratto di procura con Leao sino al 2024 e non vuole fare passi indietro. E’ fermo nella decisione di portare avanti lui gli affari del giocatore, mentre il padre vorrebbe che Jorge Mendes rientrasse di corsa nella trattativa.

Un fatto strano, se pensiamo che molte fonti danno il procuratore portoghese come una presenza in secondo piano accordata da tutte le parti. Ovviamente, a tenere ancora banco e a complicare di molto la situazione c’è il contenzioso legale con lo Sporting Lisbona. E’ stato deciso dal TAS che la multa di 19,5 milioni di euro deve essere ripartita tra Leao e il Lille. Ma il club francese, al momento, non vuole sentirne di pagare la metà dei soldi.

La questione appare intricata, tra doppie procure, multe e richiesta di un maxi ingaggio. Il Milan e il giocatore sanno bene cosa vogliono, ma bisognerà prima accordare tutte le teste implicate nella faccenda.

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