Il noto conduttore vorrebbe vedere un giocatore del Milan, con la maglia dell’Inter. Ecco di chi si tratta: è stato protagonista dell’ultima sfida contro il Napoli
Quando Paolo Bonolis parla non è mai scontato. Il noto conduttore televisivo, super tifoso dell‘Inter, è stato intervistato in vista del match di stasera tra i nerazzurri e la Juventus.
Un match che arriva a pochi giorni dalle polemiche di campionato. Fu l’ultima partita prima della sosta per le nazionali e in quella circostanza si discusse tanto per il gol di Kostic, arrivato dopo un presunto tocco di braccio di Rabiot: “La Juve è stata fortunata, fa un gol e si chiude, è utilitaristica. Il croato pericolo numero uno? No, è l’arbitro (sorride, ndr.)”.
Bonolis elogia Brahim Diaz: “Ci manca uno così”
Parole chiare, dette con il sorriso, destinate comunque a far discutere. Così come quelle di apprezzamento ad un giocatore del Milan, protagonista dell’ultima serata, giocata a Napoli: “Il gioco è prevedibile e scontato – afferma Bonolis -, ci manca un trequartista che salti l’uomo come Brahim Diaz“.
Un altro dieci, dunque, dal Milan all’Inter. Bonolis, che come tutti i tifosi nerazzurri si sta godendo le prestazioni di Hakan Calhanoglu, vorrebbe vedere lo spagnolo sull’altra sponda di Milan. La prestazione di Diaz, contro il Napoli, è davvero fresca ma Bonolis si ricorderà di come sia cambiato il derby dello scorso anno con l’ingresso in campo del fantasista.
Uno sguardo alla corsa Champions e al futuro di Inzaghi appare inevitabile: “Leggo tante critiche all’Inter, ma a parte il Bologna tutte le altre partite le ha dominate. Ha avuto un sacco di occasioni, ma la palla non è entrata. Nelle ultime tre di A su 62 tiri ha segnato solo un gol, su rigore, allo Spezia. Ho letto che dovrebbe allenare il ‘cinismo sottoporta’, ma quello non si allena: ce l’hai oppure no”.
Sulla corsa Champions League: “Il quarto posto se non lo si raggiunge, per Zhang si mette male! Non sarà facile, c’è una bella concorrenza con Roma, Milan e Lazio”.
Niente esonero: “Non so se ci siano acredini nello spogliatoio, ma a dieci giornate dalla fine, in un campionato interrotto dal Mondiale, non penso che sia la cosa migliore cacciare l’allenatore. In futuro l’importante è non avere un tecnico talebano, meglio uno camaleontico che cambi schema in base alle necessità. L’importante è la rosa”.