@ML – Alec Cordolcini racconta Reijnders: “Classico box to box, è sul podio in due statistiche”

L’intervista esclusiva ad Alec Cordolcini, esperto di calcio olandese, su Tijjani Reijnders, uno degli obiettivi del Milan per il centrocampo

Il mercato del Milan è entrato nel vivo. L’urgenza della società è sistemare il centrocampo dopo la cessione di Sandro Tonali al Newcastle – l’ufficialità è stessa nei prossimi giorni. Intanto è arrivato Loftus-Cheek dal Chelsea ma non basta: l’idea di Furlani e Moncada (che guidano il gruppo di lavoro che ha preso il posto di Maldini e Massara) è di prenderne almeno un altro, se non addirittura due. Yunus Musah del Valencia è fra gli obiettivi ma uno dei nomi più caldi è Tijjani Reijnders dell’AZ Alkmaar.

Chi è Reijnders, l'intervista ad Alec Cordolcini
L’intervista ad Alec Cordolcini su Tijjani Reijnders (ANSA) – MilanLive.it

Il Milan ha già in mano un accordo con il giocatore e suo padre, manca l’intesa con gli olandesi (che potrebbe arrivare per una cifra intorno ai 18 milioni). Le trattative sono in stato avanzato, la società sta valutando se è il caso di andare fino in fondo o se andare su altri obiettivi. Ma che giocatore è Reijnders? Per rispondere a questa domanda la redazione di MilanLive.it ha contattato il giornalista Alec Cordolcini, esperto di calcio olandese. “Polivalente, lo definirei un box to box alla Lampard. Non voglio fare paragoni, è per far capire le attitudini, le movenze e il contesto tattico nel quale è cresciuto“, lo ha così definito. Ma attenzione al ruolo: “Ha sempre giocato in un 4-3-3 come mezzala“, un interno di centrocampo quindi con pochissime presenze da mediano.

Tijjani Reijnders, quantità e qualità: “Recupera e attacca”

Reijnders è esploso quest’anno: ha colto alla grande l’opportunità di giocare titolare: “Ha sfruttato benissimo la chance e infatti non è più uscito dall’11 iniziale“. Ciò che lo rende un centrocampista estremamente interessante è la sua capacità di unire qualità e quantità, come raccontano i numeri: “È il terzo di tutta l’Eredivise per km percorsi ed è sul podio anche per la partecipazione ad occasioni da gol negli ultimi trenta metri. È quel tipo di giocatore che magari ti recupera palla in ripiegamento difensivo e dopo qualche secondo te lo ritrovi dall’altra parte per dettare un passaggio o tirare in porta“. Un giocatore totale, in pieno stile Olanda. E, a proposito, le sue prestazioni quest’anno gli sono servite anche per la convocazione in Nazionale, in un reparto dove la concorrenza è molto forte.

Ma Reijnders è pronto per vestire la maglia del Milan? Attenzione all’esempio De Ketelaere: “Dopo questa scottatura viene da chiedersi se è il caso di prendere un calciatore che ha sempre giocato in Olanda, che non è mai uscito dalla comfort zone e che rischia, alle prime difficoltà, di crollare a livello mentale come accaduto al belga“, spiega Alec Cordolcini. Con le dovute differenze: “Fra Reijnders e De Ketelaere ci sono due distinzioni da fare: il ruolo e il percorso“.

Per quanto riguarda il primo: “Su De Ketelaere c’erano aspettative enormi: lo hanno presentato come il nuovo Kakà quando in realtà è totalmente un altro tipo di giocatore. Reijnders questa pressione non ce l’ha“. Invece, sul percorso: “De Ketelaere ha giocato a calcio solo in Belgio e solo al Brugge, fin da quando era bambino. Reijnders invece ha giocato anche in altre squadre“. In ogni caso, Alec è certo: “Parliamo di una scommessa sicuramente interessante“.

De Ketelaere, conferma o addio: Cordolcini non ha dubbi

A proposito di De Ketelaere. Uno dei temi più discussi di questa estate è il futuro del belga. C’è chi preferirebbe cederlo e chi, invece, vorrebbe dargli un’altra chance. “È stata la delusione maggiore e questo è incontestabile. Pagato oltre 30 milioni, può avere delle attenuanti ma non sono sufficienti per giustificare un rendimento così mediocre”, dice Alec.

De Ketelaere, conferma o addio: l'annuncio
Le parole di Alec Cordolcini su De Ketelaere (ANSA) – MilanLive.it

E sulle responsabilità di Pioli: “Credo sia stucchevole fare il gioco delle percentuali su di chi sia maggiormente la colpa. Sicuramente colpe grandi ce l’ha lui, che forse non si aspettava di soffrire così tanto a livello psicologico, magari si riteneva più pronto. Col Brugge ha vinto campionati, ha giocato in Champions, ha vinto campionati e giocato in Nazionale. Ma non era mai uscito dalla sua casa, ha giocato sempre e solo lì. Anche lì ci sono stati dei momenti un po’ difficili ma l’ambiente familiare è tutto più semplice, al Milan si parla di una società diversa e di aspettative diverse. Non ha retto la pressione”.

Una condizione psicologica che ha influenzato anche le sue prestazioni agli Europei U21 con il Belgio: “Anche lì si è visto quanto sia grave il malessere di De Ketelaere perché anche lì, titolare e anche capitano, si è rivisto il giocatore impalpabile visto al Milan”. La domanda adesso è: il Milan deve continuare a crederci o è meglio per tutti una separazione? L’idea di Cordolcini è molto chiara: “Deve essere assolutamente recuperato dal punto di vista psicologico. Il gol non arriva dal cielo, devi creartelo ma sembra non ci siano le condizioni. E sicuramente non ci sono al Milan”. 

Il motivo è anche l’evidente mancanza di feeling con Stefano Pioli: “Con l’allenatore non si è mai preso e a mio parere sarebbe deleterio per lui restare un altro anno. Dovrebbe cambiare aria, magari anche in prestito e cambiare allenatore. Per me anche Pioli ha delle colpe, non ha inserito nessun nuovo acquisto. De Ketelaere non lo vede, e forse non lo vede adatto per il suo calcio. L’allenatore è lui, quindi… Sarebbe anche una zavorra tenerlo. C’è reciproca mancanza di feeling”.

Chi è Mats Wieffer, l’altro obiettivo dall’Olanda

L’Olanda è da sempre un mercato molto attenzionato. Oltre a Reijnders, al Milan è stato accostato anche Mats Wieffer. Ci sono stati dei contatti col Feyenoord ma le caratteristiche sono diverse: “Hanno lo stesso dinamismo, la stessa propensione alla corsa e alla quantità. Ma lui è più un centrocampista di rottura, difensivo. Lo fa in maniera discreta. L’altro ha qualcosa in più in fase offensiva. Inoltre Wieffer ha solo pochi mesi di “carriera” mentre Tijjani si è affermato per tutta la stagione. Fra i due investirei su Reijnders“.

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