Maignan: “Lavoro per migliorare, i giudizi non mi interessano. In partitella devo sempre vincere”

Intervista a Mike Maignan, che ha parlato del suo modo di intendere e di vedere il calcio e di tante altre situazioni in campo e fuori.

Un perfezionista. Così si può definire Mike Maignan, il portiere del Milan che nel giro di qualche mese è entrato immediatamente nel cuore dei tifosi rossoneri a suon di parate magnifiche.

Maignan intervistato
Mike Maignan intervistato da Espn sul suo modo di intendere il calcio (Ansa) – Milanlive.it

Maignan non solo ha fatto subito dimenticare il doloroso addio di Gianluigi Donnarumma, ma è anche riuscito a blindare la porta e consentire al Milan di vincere il suo 19° Scudetto, diventandone uno dei maggiori protagonisti.

Come detto Magic Mike, come viene chiamato dai tifosi, è un perfezionista. Minuzioso lavoratore, sempre alla ricerca di spunti per migliorarsi. Come ha ammesso all’intervista rilasciata a ESPN Talk, in cui si è soffermato a parlare proprio del suo lavoro, della ricerca e delle analisi sulle sue prestazioni.

Maignan rivela: “Legato ai miei compagni, ma devo essere più bravo di loro”

Nella suddetta intervista, Maignan ha parlato con una certa convinzione dei suoi metodi, tutti atti al miglioramento ed alla crescita professionale. Un portiere che non si accontenta mai, come spiegato al rapper Ninho SDT: “Se la mia squadra perde e io subisco 2 reti senza avere colpe, mi chiedo comunque cosa avrei potuto fare per evitarlo. Interrogo me e i miei compagni, guardo e riguardo i video, sono convinto di poter sempre migliorare”.

Maignan stakanovista
Il lavoro minuzioso di Maignan dentro e fuori dal campo (Ansa) – Milanlive.it

Oltre ad essere un perfezionista, Maignan è anche un grande stakanovista: “A volte divento pazzo. Magari alle 23 mi alzo e vado in palestra ad allenarmi, terza sessione della giornata. Non mi stanco mai. Solo dopo la partita, se avrò annientato i miei avversari, sarò pronto per riposare”.

Sulle considerazioni dei media: “Non sono una persona che legge i giornali, anche perché a volte mi arrivano notifiche che non gradisco. Scrivono che qualcuno è sempre meglio di te, che hai sbagliato perché non sei all’altezza. Ciò mi infastidisce perché magari non si scrive la verità. Io penso a lavorare, gli apprezzamenti onestamente non mi interessano”.

Il livello di competizione di Maignan, anche in allenamento, è molto alta. Quasi in stile Ibrahimovic: “Sono legato ai miei compagni, siamo una squadra. Ma io devo essere sempre più bravo di loro. Quando facciamo partitella in allenamento, la mia squadra deve vincere. Se non vinciamo allora c’è qualche problema dietro. I dettagli spiegano chi sono: se so di aver commesso un errore lavoro per migliorarmi, se vedo che lo ha commesso un mio compagno mi chiedo come posso avvertirlo per non ripeterlo”.

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