@ML – Pietro Nicolodi sul Borussia Dortmund: “Gioca male e sembra scollegato, ma occhio alle individualità”

Intervista esclusiva a Pietro Nicolodi, telecronista di Sky Sport ed esperto di Bundesliga. Ci ha parlato così del Borussia Dortmund, prossimo avversario del Milan in Champions League

Il pareggio contro il Newcastle è ancora una ferita aperta. Il Milan avrebbe meritato di vincere quella partita senza se e senza ma, e invece è arrivato solo un punto. Ora c’è l’opportunità di rifarsi per prepararsi al meglio in vista della doppia sfida consecutiva contro il Paris Saint-Germain.

Borussia Dortmund Milan intervista a Pietro Nicolodi
Intervista a Pietro Nicolodi, esperto di Bundesliga (ANSA) – MilanLive.it

Mercoledì il Milan andrà in Germania per affrontare il Borussia Dortmund. Una sfida complicata soprattutto perché si gioca al Signal Iduna Park in un ambiente parecchio caldo e ostico. I gialloneri sono reduci dalla cocente delusione della scorsa Bundesliga, persa all’ultima giornata. E in estate è andato via Jude Bellingham, la stella del club. La ripresa è stata positiva con ancora zero sconfitte in campionato (l’unica è quella di Champions contro il Psg al debutto); ha vinto anche venerdì scorso contro l’Hoffenheim ma il gioco espresso dalla squadra di Terzic lascia a desiderare. Per fare il punto della situazione sul Borussia Dortmund, MilanLive.it ha intervistato in esclusiva Pietro Nicolodi, giornalista e telecronista della Bundesliga per Sky Sport.

Nicolodi presenta il Borussia Dortmund: “Se il Milan gioca da Milan, non avrà problemi”

Come gioca il Borussia Dortmund? 

“Venerdì contro l’Hoffenheim ero colpito dalla bruttezza della partita e per la prestazione. Se uno guarda il risultato dice ‘Una bella vittoria’, ma è stata inguardabile. Con Bellingham hanno perso il giocatore più forte e quello ha inciso. In questo momento principi di gioco non ci sono, è tutto casuale al massimo. I giocatori sembrano scollegati, fanno errori tremendi. Ma sfruttano gli errori degli avversari, come venerdì”.

Attenzione quindi alle individualità.

“I giocatori ci sono anche, quelli in grado di fare la giocata per vincere ne hanno parecchi. Ma di squadra in questo momento c’è poco”.

Nonostante questo finora non ha ancora perso in campionato. L’unica sconfitta è arrivata contro il Psg in Champions. Strada spianata per il Milan?

“Giocando malissimo, tra l’altro. Il calcio è strano quindi non faccio pronostici perché non si sa mai. Però se il Milan gioca da Milan… Non è il Dortmund di una volta: andavi al Westfalenstadion e ti affidavi agli Dei. Se il Dortmund è quello che si è visto fino ad ora, non dovrebbe avere grossi problemi”.

Malen è il giocatore più pericoloso? 

“Emre Can è uno dei pochi che dà equilibrio al tutto ma hanno un paio di giocatori che non ci sono mentalmente. Adeyemi ha perso il posto da titolare, ma quando gioca è un portento, uno di quelli che spacca in quattro la partita. Ma è totalmente fuso al momento. Ora c’è Fullkrug come punta centrale che non è così lento, ci può stare. Haller è in una crisi pazzesca, la partita che gli ha fatto perdere il titolo (in cui lui tra l’altro sbaglia un rigore, ndr) l’ha definita ‘Peggio del tumore’. Forse ha un po’ esagerato ma ti fa capire la botta psicologica presa quel pomeriggio”.

Gli strascichi di quanto è accaduto lo scorso anno sembrano superati, e invece…

“Quello non lo cancelli… è vero, non ha perso, ma ha avuto anche un calendario umano senza affrontare mai le prime. Quest’anno in Bundesliga c’è una grande differenza fra il primo gruppo e il secondo, sembra quasi uno sport diverso”.

Christian Pulisic tornerà a Dortmund, come sarà accolto dal Westfalenstadion?

“Dortmund quando torni, a meno che tu non abbia fatto cose terribili, ti accoglie sempre bene, come un grande. Anche lì si fece male un po’ troppe volte, ma lì è diventato un giocatore”.

Intanto il Milan si è ripreso bene dopo la batosta del derby.

“Si sottovaluta sempre l’aspetto psicologico nel calcio. Lì è chiaro che è una questione di mentalità perché è impossibile che l’Inter sia così più forte del Milan quando gli gioca contro. Non credo ci sia un problema tecnico, penso che in testa ti rimangono le scorie di quello che è successo un anno prima e non riesci a cancellarlo”.

A proposito del derby: il Milan spesso concede troppo campo all’avversario, è questo il pericolo maggiore mercoledì? 

“Gente che corre ce n’è. La fase di non possesso è un po’ da brividi. Hanno preso pochi gol, poi uno legge il risultato di venerdì e sembra tutto ok. Ma se fosse finita con un punteggio diverso non ci sarebbe stato nulla di strano. Venerdì contro l’Hoffenheim ci sono stati dei periodi di 10-15 minuti consecutivi in cui il Dortmund non ha superato la metà campo. La cosa strana è che hanno giocato meglio in 10, dopo l’espulsione: si sono messi lì e hanno difeso in maniera concreta e hanno dato tutti il doppio”.

Questa assenza di gioco del Dortmund mette in discussione Terzic? 

“Hanno licenziato qualche anno fa Faivre perché non se ne poteva più ma non è una società mangia allenatori. Sono anche molto attenti ai bilanci. Terzic è uno della società, farebbero fatica a mandarlo via. Loro sanno di non essere così forti come gli anni passati, è un mix fra giovani e veterani. Alcuni in prospettiva sono molto interessanti, ad esempio: Adeyemi, se mette la testa a posto, e mi piace molto Bynoe-Gittens, mette un’energia pazzesca. Non so se gioca, venerdì non gioca, è divertente da veder giocare”.

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