Bennacer: “Il periodo migliore quello con Kessie. Con lui e Calhanoglu c’era affinità”

Dopo il suo ritorno a Milanello, Ismael Bennacer ha rilasciato una dettagliata intervista in cui affronta vari temi. Di seguito le dichiarazioni cruciali 

Ismael Bennacer è finalmente tornato a lavorare a Milanello. L’infortunio al ginocchio e la conseguente operazione chirurgica lo hanno tenuto ai box per diversi mesi. Da maggio, il centrocampista algerino è fuori dai giochi. Dopo l’intervento ha lavorato alla riabilitazione fuori dall’Italia con un fisioterapista esperto. Solo due giorni fa il ritorno a Milano, dove ha ritrovato i compagni nel centro sportivo rossonero. Isma continuerà il percorso di ripresa con lo staff tecnico e medico del Milan, per prepararsi al grande ritorno in campo. Non sono ancora chiari i tempi di recupero effettivo. Tra fine 2023 e inizio 2024, l’algerino potrebbe tornare a guidare le redini del gioco del Diavolo.

Bennacer, l'intervista dopo il ritorno a Milanello
Bennacer, l’intervista dopo il ritorno a Milanello (LaPresse) – MilanLive.it

Intanto, ha concesso una bella e dettagliata intervista a Le Club des 5 su YouTube dopo l’approdo a Milanello. Diversi i temi affrontati dal mediano, alcuni molto interessanti. Di seguito le dichiarazioni più importanti.

Bennacer: “Non c’è una data esatta per il mio ritorno”

Ismael Bennacer ha innanzitutto parlato del suo stato di forma attuale, dopo il ritorno a Milano: “Va molto bene, sto rispettando tutti i tempi. È un infortunio un po’ particolare nel calcio perché è coinvolta la cartilagine del ginocchio. È uno stop lungo e sinceramente non abbiamo una data esatta per il ritorno. La stima è tra i 6 e gli 8 mesi, ma poi dipende dalla reazione del ginocchio. Mi sono fatto male al derby di Champions, un match particolare per me, tutti lo aspettavano. Doveva essere una delle gare più importanti della mia carriera. Ero frustrato, fa parte del mestiere. Non ho avuto troppe vacanze dopo, ero concentrato sulla rieducazione. Il campo mi manca tantissimo”.

L’algerino ha anche parlato del modo in cui il Milan lo ha supportato i questi mesi difficili: “Il club mi è stato molto vicino. Già il fatto che un club ti lasci partire, ti segua come successo con me… Mi ha messo tutto a disposizione. Mi ha fatto scegliere il chirurgo per l’operazione e dove poter fare la rieducazione: hanno capito che l’aspetto mentale di tutto questo è fondamentale. Non mi hanno imposto nulla. Parlo molto con i dottori del Milan”.

Bennacer, l’affinità coi compagni

Bennacer ha in seguito parlato del gruppo Milan, focalizzandosi in particolare su alcuni compagni: “Avere 7,8 francesi penso che sia una cosa positiva, non creiamo problemi nello spogliatoio. Abbiamo un gruppo vero, bello. Siamo giovani, cerchiamo di imparare. Siamo come una famiglia, davvero. Se qualcuno sta male, vai a parlare con lui. Non serve che il mister vada a punire eventuali comportamenti sbagliati come l’arrivare in ritardo, siamo noi stessi a dirci le cose in faccia. Non c’è l’ego. Penso che facciamo tutti il bene della squadra. Ho molta affinità con Rafa. Ha passato 6 mesi al Lille e parla troppo bene francese. Ma anche con tutti gli altri giocatori ho affinità. Con Yacine anche che sta facendo molto bene ora, sono molto contento di vederlo così”.

Bennacer, l'intervista dopo il ritorno a Milanello
Bennacer, l’intervista dopo il ritorno a Milanello (acmilan.com) – MilanLive.it

Bennacer non vede l’ora di tornare in campo, e parlando del suo ruolo ha ricordato in particolare l’ottimo rapporto con due ex compagni“Ci capivamo benissimo con Kessie e Calhanoglu. Dopo aver giocato da mezzala a destra, sono tornato a giocare da play perché mancava qualcuno lì. Non dico che non mi piace quella posizione, ma credo che il periodo migliore sia stato quello con Kessie. Da play (numero 6) dipende tutto dal contesto, dalla mentalità del mister. Se ho un mister ossessionato con il possesso palla, serve prendersi dei rischi, mi piace molto la posizione da play. Da mezzala (numero 8), mi piace molto quando il mister mi dà dei compiti, ma mi lascia libertà. Posso però giocatore in entrambe le posizioni“.

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