Un nuovo progetto da 6 miliardi: Cardinale sbarca in NBA

Cardinale vuole investire ancora nel mondo dello sport: ha un progetto molto ambizioso e difficile da realizzare per il futuro.

RedBird Capital Partners è una società di investimento molto impegnata nel mondo dei media e dello sport. Il Milan è solo uno degli asset sui quali ha deciso di puntare, anche se è certamente tra i più importanti.

Gerry Cardinale vuole portare l'NBA a Las Vegas
Milan, Gerry Cardinale svela un altro piano futuro (Ansa Foto) – MilanLive.it

Prima di comprare il club rossonero, aveva già investito nel calcio con due diverse operazioni: una acquisendo quote di minoranza del Fenway Sports Group, proprietario del Liverpool, e l’altra acquistando la maggioranza del Tolosa. Per quanto concerne quest’ultimo, nelle scorse settimane sono emerse indiscrezioni non smentite su una possibile vendita. Ma il calcio non è l’unico ambito che interessa a Gerry Cardinale e ai suoi soci.

Cardinale porta la NBA a Las Vegas?

RedBird Capital Partners ha investito nella XFL, lega professionistica di football, in collaborazione con Dwayne Johnson (The Rock) e Dany Garcia. Un altro importante affare riguarda la F1, con l’acquisizione di quote di minoranza del team Alpine. E ci sono anche altri investimenti nel settore sportivo. Ma c’è un altro progetto ambizioso nella testa di Cardinale.

Gerry Cardinale vuole portare l'NBA a Las Vegas
Milan, Gerry Cardinale svela un altro piano futuro (Ansa Foto) – MilanLive.it

Il patron del Milan ne ha parlato in un intervento allo Sport Business Journal Intercollegiate Athletics Forum a Las Vegas: “Stiamo cercando di portare a Las Vegas un team di espansione NBA in collaborazione con Lebron James e Fenway Sports Group. Abbiamo iniziato questo progetto tre anni fa, quando il prezzo di una squadra era di 3 miliardi di dollari. Oggi va dai 5,5 ai 6 miliardi. Non sono sicuro che potremo far funzionare la cosa”.

Una franchigia di Las Vegas in NBA manca e Cardinale si sta impegnando da tempo per realizzare questo difficile progetto. Ammette che potrebbe non riuscirci, perché servono tanti soldi ed esiste l’ipotesi di dover cambiare qualcosa in futuro: “Forse siamo arrivati al punto nel quale se vogliamo vedere una progressione continua in queste valutazioni, forse deve entrare un diverso tipo di capitale. Forse mi sono evoluto e sto cedendo il testimone a un fondo patrimoniale sovrano o a un provider con costo del capitale più basso. Potremmo essere arrivati a questo punto“.

L’uomo d’affari italo-americano è molto ambizioso, ma anche realista. Farà il possibile per portare una franchigia NBA nella famosa città dello Stato del Nevada, però non si può sbilanciare troppo sulla riuscita di questo suo intento. La buona volontà non basta, più tasselli vanno messi assieme per questa impresa.

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