Intervista a Francesco Letizia, giornalista di Sportitalia, a MilanLive.it. Con lui abbiamo fatto un punto sul mercato del club rossonero
MilanLive.it ha deciso di tracciare un bilancio sul momento del Milan con Francesco Letizia. Il giornalista di Sportitalia, impegnato in questi giorni con le telecronache della Copa America, ha fatto il punto della situazione, rispondendo alle nostre domande, a poche ore dall’inizio della nuova stagione.

Con il collega si è così parlato dell’arrivo di Paulo Fonseca, al quale è stata affidata la panchina rossonera tra lo scetticismo generale, prima di affrontare il capitolo Joshua Zirkzee che sta tenendo sulle spine tutto il popolo del Diavolo. Con Francesco Letizia si è poi affrontano il discorso relativo alle possibili cessioni, analizzando la situazione legata a Theo Hernandez. Immancabile, infine, un consiglio per gli acquisti dal mercato tra i giocatori impegnati in Copa America.
Da Fonseca a Zirkzee, il pensiero di Letizia
E’ arrivato fonseca. Non posso non chiederti un parere su di lui. Cosa ti aspetti dalla sua avventura?
“Fonseca penso sia un allenatore migliore di quanto sia stato fatto passare dalla stampa ai tifosi del Milan. Non è un super top, ma i super top per mille motivi non erano nel mirino del Milan e soprattutto non c’erano tutti questi super top a disposizione. Fonseca è una scelta in linea con quella fatta da altri club a livello europeo perché il Bayern Monaco prende un allenatore retrocesso, il Manchester United, che al di là della finale vinta, ha fatto una stagione pessima e il Barcellona prende un allenatore che era fermo che guadagnerà meno di Fonseca. Ma anche il Liverpool prende un allenatore, anche se ha fatto bene, di secondo piano e che predilige il calcio come Fonseca e non è un caso che il portoghese fosse un candidato per le panchine che abbiamo citato”.
“Tutti volevamo un allenatore di altissimo livello, ma forse questo allenatore di altissimo livello non c’era e poi se nessuno ha fatto una scelta di questo tipo qualche domanda bisogna farsela. Tengo un asterisco per Conte. È tutto da verificare, io ero il primo che voleva Conte perché secondo me nella realtà Milan con i giocatori che ha in rosa avrebbe fatto un buon lavoro. Aveva dei contro e li sta dimostrando subito a Napoli perché chi dice “Decido io che fa parte del progetto e chi no”, ovviamente al Milan non avrebbe potuto essere un nome spendibile. Penso che Fonseca possa fare un buon lavoro se verrà messo in condizione da tutti, dalla dirigenza per il mercato ai tifosi che devono imparare a dargli fiducia e ad essere sereni”
Oggi dalle parti di Casa Milan c’è un immobilismo che fa paura. Cosa sta succedendo? Che idea ti stai facendo in merito?
“Purtroppo i tifosi, come è normale che sia, sono troppo impazienti, ma i ritmi del mercato sono diversi. Acquistare l’attaccante al 20 di giugno per poi averlo un mese dopo, molto probabilmente avrebbe soddisfatto le curiosità e le voglie mediatiche dei tifosi, ma all’atto pratico non ti avrebbe portato nulla di positivo. Se avessi dovuto comprare Zirkzee piuttosto che Morata, che stanno giocando l’Europeo, che dovranno comunque fare delle vacanze, prenderlo oggi o domani non avrebbe cambiato nulla. Sotto questo punto di vista io starei sereno e tranquillo. E’ chiaro che c’è un po’ di smania, andando a vedere il mercato che stanno facendo Juve e Inter. I conti però vanno fatti alla fine. Io non sono certo, che i conti del Milan saranno positivi, ma mi pare eccessivo giudicare adesso con così tanta fretta. Io rimarrei cauto, concedendogli un certo credito”.
Che idea ti sei fatto per quanto riguarda il discorso Joshua Zirkzee? C’è una corrente di pensiero che inizia a farsi strada che ritiene che l’interesse del Manchester United non sia poi così forte come si voglia far credere
“Io sono assolutamente di questo partito perché bisogna conoscere le persone chiamate in causa e Kia Joorabchian all’interno della Premier League ha chiuso tanti affari negli ultimi 20 anni e anche il Manchester United è una sponda ideale. Se qualcuno avesse davvero voluto acquistare Zirkzee, pagando 40 milioni di euro l’avrebbe già fatto perché non è un problema di costi. Oggi tutti i top team – Milan incluso – non hanno problemi a uscire 55 milioni, ma è un problema di ripartizioni e moralità. Se al momento nessuno lo ha fatto, io ho l’impressione che siamo più vicini ad un bluff che ad una realtà. Ragion per cui io fino a quando non vedrà Zirkzee con un’altra maglia, crederò che il Milan è pienamente in corsa”.

“E’ una trattativa difficile perché il club rossonero moralmente non pagherà mai 15 milioni di commissioni. Kia Joorabchian continuerà a cercare qualcuno che glieli paghi e chiaramente andrà dove ci sarà qualcuno che li esce questi soldi, ammesso che il calciatore voglia, ma ci sarà un momento, in cui Kia potrebbe rinunciare ai 15 milioni per cifre più decenti e questo potrà succedere quando Zirkzee a 1-2 giorni dalle fine delle vacanze capirà che sta tornando al Bologna perché non ha ancora trovato squadra. A quel punto i 15 milioni possono diventare 7-8 milioni, che sono una percentuale alta ma, che il Milan potrebbe decidere di pagare”.
Maignan e i nuovi acquisti
Un altro tema caldo è quello dei rinnovi Theo e Maignan. La sensazione è che comunque vada non si muoveranno, anche perché c’è già qualcuno pronto a fare le valigie come Ismael Bennacer e Malick Thiaw
“Mi auguro che sia così, perché di tutte le accuse fattibili alla dirigenza del Milan, quella che riguarda il mancato rinnovo di Theo Hernandez è quella più centrata. Forse è la vera questione su cui i milanisti hanno il diritto e quasi il dovere di essere preoccupati e di spingere. Anche venerdì ha dimostrato di essere un giocatore di un altro livello, Theo è il giocatore più forte al mondo nel suo ruolo e nessun altro in Italia può vantare di avere il giocatore migliore nel suo ruolo, qualunque esso sia. Il Milan questo deve tenerlo in considerazione ed io penso, spero e credo che si troverà una soluzione, ma se non si rinnova il contratto va venduto questa estate. Non puoi portarlo ad un anno dalla scadenza, non è fattibile, rischi un danno patrimoniale non indifferente. Per Maignan mi sembra un discorso più semplice: è fortissimo ma ha un rendimento minore ed è più facilmente accontentabile”.
“Su Bennacer pesa non solo l’eventuale incasso del cartellino, ma anche l’ingaggio pesante. L’algerino dopo l’infortunio purtroppo non è più tornato a certi livelli e se il Milan potrà realizzare una più che buona plusvalenza e liberarsi di un ingaggio importante, anche in ottica dei rinnovi di Theo e Maignan, ha il dovere di farlo anche a cuor leggero. Thiaw? Bisogna fare una valutazione tecnico-tattica con Fonseca e per quanto conosco il portoghese, ancora più di Pioli, propone una difesa alta con difensori che fanno uscire in maniera pulita il pallone e non mi sembra che Thiaw abbia queste caratteristiche. È evidente che se arriva un’offerta sostanziosa, come sembra può arrivare dalla Premier, meglio rinunciare a lui che ad altri”.
Rabiot, Emerson Royal e Fofana sono giocatori da Milan?
“Per quanto mi riguarda Rabiot è stra da Milan. E’ il giocatore su cui punterei di più perché, metterlo in mezzo al campo ti farebbe fare un salto di qualità importante e sarebbe la testimonianza delle tue ambizioni perché se lo prendi sei oggettivamente ambizioso. Fofana non è un fenomeno, è un buon giocatore che può crescere. Alla cifra giusta lo prenderei in aggiunta ad un giocatore come Rabiot. Avrei così un centrocampo con Rabiot e Reijnders titolari e l’altro lo scelgo tra Fofana, se lo voglio più difensivo, o Loftus-Cheek, se lo voglio più offensivo. A seconda delle partite. Emerson Royal migliora la posizione di Calabria, ma non è un fenomeno. A 10-12 è una scommessa che si può fare, alle cifre richieste dal Tottenham, 20 milioni, sinceramente guardo altrove”.
Un consiglio per gli acquisti dalla Copa America?
“Sta trovando poco spazio nel Brasile, cercando però un terzino destro, il nome di Yan Couto del Girona deve essere considerato. E’ della galassia City, è più giovane di Emerson e ha certamente più prospettive. Per chi sta giocando, il Milan purtroppo è in ritardo su determinati nomi come Kendry Páez dell’Ecuardor. La missione deve essere quella di cercare nuovi Paez, Enciso e Sermiento. I nuovi 2006/2007 ma anche 2008 che possano fare a caso del Milan. L’Under 23 sarà importante anche per questo aspetto. Bisogna fare un po’ come fatto con Cuenca, spero che anche lui nel Milan Futuro possa fare la differenza e di vederlo quindi nella prossima Copa America”.