C’è qualcosa che non quadra sul presunto interessamento da parte dell’Inter per Daniel Maldini e noi abbiamo provato a farci qualche domanda
Nel giorno in cui Daniel Maldini potrebbe fare il suo esordio con la Nazionale maggiore, dall’altra parte dell’Oceano giunge, purtroppo, notizia dell’infortunio di Valentin Carboni, che non gli permetterà di essere a disposizione della sua Argentina.
E’ chiaramente solo una sfortunata coincidenza, che però riporta alla ribalta quel dualismo che si era venuto a creare ad inizio anno quando per diverse ragioni il mondo del pallone decise di contrapporre il talento italiano a quello argentino. Da una parte dunque un calciatore cresciuto nel Milan, d’altra un altro all’Inter. Entrambi un po’ trequartisti, un po’ esterni, un po’ attaccanti e con un talento immenso. Entrambi per qualche mese insieme giocatori del Monza di Raffaele Palladino. La contrapposizione tra i due e lo schieramento da parte di due tifoserie ‘nemiche’, come quella rossonera e quella nerazzurra, è stata dunque naturale ed inevitabile.
Così quando Daniel Maldini iniziava ad imporsi in Brianza, segnando gol belli e pesanti (ben quattro centri tra febbraio e aprile), il mondo Inter non aveva alcun dubbio sul sostenere che il paragone con il loro campioncino (nonostante un periodo non proprio semplice) non avesse motivo di esistere. D’altronde Carboni era ormai da tempo nel giro dell’Argentina di Lionel Messi, suo grande fan, e Daniel era solo figlio di Paolo.
In estate così entrambi hanno fatto ritorno alle rispettive squadre, che però hanno deciso di ‘scaricarli’ in maniera diversa: da un parte il Milan, che lo ridava al Monza per qualche milione, garantendosi però un diritto di prelazione e un 50% sulla futura rivendita. D’altra l’Inter, che lo cedeva al Marsiglia in prestito oneroso a 1 milioni di euro con diritto riscatto a 36 milioni più bonus e contro-riscatto in favore dell’Inter per 40 milioni di euro.
Maldini vs Carboni, ora tutto è cambiato
Valutazioni diverse, dunque, per due talenti che sembravano vivere su due pianeti ben lontani, ma oggi il mondo sembra essersi rovesciato. E’ notizia di questi giorni, d’altronde, dell’interessamento da parte dell’Inter per Daniel Maldini. Una notizia sulla quale si fatica a credere. Una notizia che sembra più la solita manovra di disturbo ai cugini.
Ma mettiamo caso fosse vera, perché l’Inter dovrebbe mettere mano al portafoglio avendo il controllo su un talento che per detta di tutto il mondo nerazzurro è nettamente di un altro livello? Perché l’Inter dovrebbe spendere almeno una ventina di milioni (se fosse Marotta a vendere, varrebbe almeno già 60 milioni), con il 50% che andrebbe nelle casse dei rossoneri (un dettaglio non da poco), potendo riprendersi Valentin Carboni, male che vada, per soli quattro milioni?
E’ chiaro che qualcosa non quadra. L’Inter sta bluffando adesso o lo stava facendo qualche mese fa quando riteneva Carboni un fenomeno da 40 milioni di euro? E’ pur vero, però, che i nerazzurri potrebbero anche prenderli entrambi, ma per Inzaghi sarebbe parecchio complicato trovargli una collocazione nel 3-5-2.
Magari sono solo chiacchiere, come quelle usate per scrivere questo articolo, perché il coltello dalla parte del manico ce l’ha il Milan, che può riprendersi Daniel, ma soprattutto Maldini che non può dare uno schiaffo così importante alla storia.