Fonseca non è solo: anche i giocatori nel post partita hanno detto le sue stesse cose, ma in modi diversi
Dopo lo sfogo contro l’arbitro La Penna, stavolta Paulo Fonseca se l’è presa coi propri giocatori. O meglio, con alcuni di loro. La vittoria contro la Stella Rossa è importantissima: ora al Milan manca vincere le ultime due di Champions League per rientrare, molto probabilmente, fra le prime otto. Ma il risultato è l’unica cosa da salvare della serata di ieri. Per il resto, è stato tutto un disastro. L’aspetto tecnico e tattico c’entra, ma non è quello il motivo di preoccupazione principale.
Quello che colpisce ogni volta è l’atteggiamento: il Milan ieri è sceso in campo senza la consapevolezza dell’importanza della gara, in un San Siro come sempre pieno (nonostante i costi dei biglietti e il freddo) e in una di quelle serate che hanno contraddistinto la storia del club rossonero. Insomma, basterebbe questo per trovare le motivazioni per dare tutto. E invece, purtroppo, come spesso è accaduto negli ultimi anni, la sufficienza l’ha fatta da padrona. Fonseca è diverso da Pioli in tutto e per tutto: se Stefano preferiva un approccio comunicativo diverso, Paulo non nasconde nulla. Un’arma a doppio taglio, che può avere tanti significati.
Fonseca non è solo: i giocatori condividono le sue parole
L’obiettivo di Fonseca era piuttosto evidente: scuotere sì la squadra, ma anche mandare un segnale alla società, che come sempre non si è fatta né vedere e né sentire (ieri come oggi a Milanello). Una scelta difficile da accettare, molto più delle altre volte. Le parole dell’allenatore sono state precise e dure – se opportune o meno, decidetelo voi – ed è impossibile non reagire, anche nel rispetto dei tifosi che vogliono sapere cosa sta succedendo a Milanello.
Quello che ha detto Fonseca ha fatto ovviamente scalpore: per le parole sì, ma anche per i modi, molto forti e diretti. Ma il concetto espresso dal tecnico, in realtà, è condiviso anche da alcuni giocatori. Rafael Leao, ad esempio, subito dopo la partita, a bordo campo a Sky Sport ha detto la stessa cosa: “Con la squadra che abbiamo dobbiamo fare molto meglio, abbiamo complicato la partita, ma alla fine abbiamo preso i 3 punti. È una questione mentale, se non dai il massimo in queste partite queste squadre prendono fiducia“. Ma il portoghese non è il solo.
Anche Malick Thiaw: “Sono d’accordo con il mister, non abbiamo fatto ciò che volevamo fare. Abbiamo fatto fatica con la palla e senza. Non siamo stati aggressivi lasciando diverse opportunità a loro. Così è difficile: come ha detto il mister, un giorno facciamo bene e il secondo giorno pff, non lo so“.
E ancora, l’autore del gol vittoria Abraham: “Abbiamo un problema di mentalità secondo me, dobbiamo acquisire quella giusta e giocare ogni partita come se fosse l’ultima. Contro il Real abbiamo fatto una partita incredibile, mentre oggi… non è stata buona. Invece dobbiamo giocare tutte le partite allo stesso modo“. I giocatori dunque condividono il pensiero di Fonseca. Tutti, tranne qualcuno, evidentemente.