Conceicao: “Sto cambiando tante cose al Milan. Concerto di Lazza? Ho parlato coi giocatori”

Conceicao e Pulisic hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia di Dinamo Zagabria-Milan di Champions League: ecco le loro parole.

Mercoledì sera il Milan affronta la Dinamo Zagabria in Croazia e può staccare il pass per gli Ottavi di Finale di Champions League. Con una vittoria è sicuro di accedere al prossimo turno senza bisogno di affrontare gli spareggi.

Sergio Conceicao allenatore del Milan in conferenza stampa
Conceicao e Pulisic in conferenza stampa per Dinamo Zagabria-Milan (LaPresse) – MilanLive.it

Squalificato Davide Calabria, assenti per infortunio Emerson Royal, Alessandro Florenzi, Malick Thiaw e Ruben Loftus-Cheek. Non in lista UEFA Alex Jimenez, Luka Jovic e il nuovo arrivato Kyle Walker. Dalle 18:50 la conferenza stampa con protagonisti Sergio Conceicao e Christian Pulisic. Di seguito la diretta testuale con tutte le dichiarazioni della vigilia.

Conceicao, la conferenza stampa pre Dinamo-Milan

PREPARAZIONE PARTITA – “Oggi abbiamo lavorato 40 minuti sul campo, non è l’ideale. Lo sappiamo, ma dobbiamo cercare di fare comunque una partita positiva e vincere”.

SCOSSA ALLA SQUADRA DOPO QUANTO SUCCESSO CON CALABRIA – “La scossa non viene da questo, viene col lavoro, con la motivazione di giocare in questa competizione con uno dei migliori club al mondo e dall’aver fatto bene in Champions finora. Vogliamo concludere questa fase nel modo migliore, vincere, questa è la cosa più importante. La scossa bisogna averla ogni giorno a Milanello, abbiamo la responsabilità di difendere un club come il Milan”.

SCELTE DI FORMAZIONE, MORATA A RIPOSO? – “Penso partita per partita, non faccio calcoli, non va bene. I risultati non sono buoni quando si fanno calcoli, dobbiamo essere concentrati sulla partita di domani e centrare il secondo obiettivo dopo aver vinto la Supercoppa Italiana. Vogliamo andare agli Ottavi di Champions direttamente, non pensiamo al derby, lo faremo da giovedì”.

MILAN PUO’ VINCERE LA CHAMPIONS? – “Mancano tante partite, abbiamo l’obiettivo chiaro di arrivare nelle prime quattro. Non possiamo pensare al derby, figuriamoci alla finale della Champions. Guardando avanti non vediamo degli scalini che ci sono durante il percorso e rischiamo di cadere, non voglio questo. Non bisogna guardare troppo avanti, pensiamo e lavoriamo partita per partita”.

CHE MIGLIORAMENTI VORREBBE VEDERE – “Ci sono tanti momenti del gioco in cui vorrei vedere miglioramenti, a volte facciamo bene e altre non tanto. Ci sono dei momenti importanti con palla al piede dobbiamo fare meglio come qualità di gioco, occupazione dello spazio, ma anche la reazione alla perdita della palla, la transizione difensiva e l’equilibrio che dobbiamo avere. Ci sono tante cose da migliorare. Ogni allenatore cerca la perfezione, lavoriamo su ogni dettagli. Non cerco scuse, sapevo del calendario, però non c’è tempo per allenarsi. Questo rende tutto più difficile, ai giocatori piace allenarsi sul campo e vedere le correzioni da fare in certi momenti. Comunque ci sono cose in cui siamo migliorati un po’. I ragazzi ci credono. Preferisco vincere tranquillamente invece di rimontare, però è stato così. Importante vedere anche questo spirito nella partita e mettere dentro anche altre cose che per me sono importanti per vincere”.

RINASCITA DEL MILAN E GIOCATORI AL CONCERTO DI LAZZA – “Noi stiamo lavorando per arrivare a fine stagione e raggiungere i nostri obiettivi. Dobbiamo concentrarci nel lavoro, ogni giorno conosco meglio i giocatori e loro capiscono cosa voglio. I concerti sono cose che fanno parlare. Io ho una cultura diversa, sono portoghese, ma il linguaggio del calcio è universale. C’è l’allenamento per un’ora e mezza al giorno, ma dopo c‘è una vita oltre gli allenamenti che è importante. Non è successo nulla se in quattro-cinque sono andati al concerto. Questa è una cosa passata, ho parlato coi giocatori, io ho un modo diverso di pensare. Ho le mie regole e le ha il club. Questa cosa non è importante ora, dobbiamo pensare alla Dinamo Zagabria e a cosa fare per vincere”.

REGOLE-DISCIPLINA – “Vedo un gruppo buono umanamente, i giocatori sono uomini bravi e capiscono il mio pensiero sul calcio e sulla nostra professione. Ho molto fiducia in loro, sono molto rispettosi e anche io lo sono. Ho un bel gruppo, sono arrivato e ho cambiato tante cose che hanno accettato. Voglio cambiare anche il modo di giocare”.

MILAN E PORTO DIVERSI DA ALTRI CLUB – “Sono grandi club. Il peso del Milan c’è in Champions, però la storia non va in campo e non gioca. Il DNA è importante, così come l’ambiente che si crea attorno a questa competizione quando si gioca con certe squadre come Milan e Porto. Ma c’è anche la motivazione degli avversari nell’affrontare club così storici. Domani affrontiamo una squadra che ha ancora la possibilità di andare ai playoff, sarà una partita molto difficile con una squadra storica e che sarà molto motivata”.

Le parole di Pulisic

DOVE PUO’ ARRIVARE IL MILAN IN CHAMPIONS – “Abbiamo fatto bene in Champions League, non so perché andiamo meglio che in campionato. Abbiamo una opportunità per entrare nei primi otto e dobbiamo cercare di andare avanti più possibile”.

COSA MANCA AL MILAN – “Difficile dirlo, ma nelle ultime partite abbiamo dimostrato lo spirito della squadra, soprattutto nei finali. Non so quello che manca di più”.

MILAN PUO’ VINCERE LA CHAMPIONS? – “Non mettiamo il focus solo sulla Champions, lo mettiamo su ogni partita anche in campionato. Dobbiamo fare bene in tutte le competizioni”.

COSA CAMBIATO CON CONCEICAO – “Non è facile, non abbiamo tanto tempo per allenarci, giochiamo ogni tre giorni. Lo spirito è cambiato un po’, abbiamo la mentalità di pensare che la partita non è mai finita. La differenza è questa, perché non c’è tanto tempo per lavorare”

Gestione cookie