Prima di diventare Advisor di RedBird, Ibrahimovic avrebbe potuto fare un altro lavoro: la possibilità c’era, il retroscena
Zlatan Ibrahimovic ha rilasciato una lunga intervista alla rivista GQ Italia che, come sempre, sta creando non poche polemiche. A differenza delle ultime uscite in conferenza stampa, in cui è apparso molto più realistico, stavolta è tornato a parlare più da personaggio che da dirigente. Ha parlato in maniera positiva del progetto Milan, di Gerry Cardinale e soprattutto del lavoro del management, ma i fatti dicono che da due anni, cioè da quando sono stati mandati via Maldini e Massara, il Milan ha raccolto soltanto fallimenti e delusioni.
E lo farà anche in questa stagione. Anzi, c’è il rischio di fare addirittura peggio senza nemmeno il quarto posto e la qualificazione alla prossima Champions League. La sconfitta contro il Torino ha complicato ulteriormente la corsa: si può ancora fare, anche grazie al match di Bologna da recuperare, ma la strada è in salita. In ogni caso, arrivarci non salverebbe una stagione che è iniziata male e sta proseguendo peggio, con tutte le scelte che si stanno rivelando sbagliate: dagli allenatori (Fonseca e Bonera, entrambi esoneri) alle scelte di mercato (sconfessate a gennaio).
Ibrahimovic poteva fare un altro lavoro
Eppure, per Ibrahimovic la strada è giusta. E a noi non resta fare altro che capire cosa succederà più avanti e capire se lo svedese avrà avuto ragione o meno. Una cosa è certa: le premesse non sono granché. Nel corso della stessa intervista, l’Advisor di RedBird ha svelato anche un retroscena in merito al suo impiego: prima di accettare l’offerta di Gerry Cardinale, Ibra avrebbe potuto fare un altro lavoro. La possibilità c’era e lui ci ha seriamente pensato.

Il ruolo per lui era pronto: procuratore. “Quando il mio agente Mino Raiola è venuto a mancare, un paio di anni fa, avevo l’opportunità di entrare nella sua azienda, diventare un procuratore. Ci ho pensato. E sono stato chiaro con Gerry: ho detto, ascolta, ho questa opportunità, e ho anche quella che mi stai offrendo tu, ma in realtà…”, ha rivelato Ibrahimovic.
E ha aggiunto: “Non voglio nessuna delle due. Perché la mia vita in quel momento era bella così. Non dipendevo da nessuno. Nessun orario da seguire. Nessuna sveglia alle sette. L’unico piano che aveva erano i miei due ninja, i miei due ragazzi, ed Helena. E poi ovviamente la vita a casa, gli allenamenti“.