Oggi Conceicao ha parlato in conferenza stampa: momento difficile della squadra, serve reagire contro la Lazio.
Il Milan ha perso le ultime due partite di Serie A contro Torino e Bologna, affondando ulteriormente dopo la già bruciante eliminazione in Champions League. La corsa al quarto posto della classifica è diventata una missione quasi impossibile, considerando gli 8 punti di distanza dalla Juventus.
Sergio Conceicao si aspettava ben altro dalla sua squadra in questo periodo. Da quando è arrivato ha cercato di fare di tutto per stimolare i giocatori nel modo giusto e per trasmettergli le sue idee di calcio. Non sembra esserci riuscito. Avrà qualche responsabilità certamente, però bisogna anche interrogarsi sul gruppo che a disposizione.
Domani si torna in campo, c’è Milan-Lazio a San Siro. Alla vigilia del match di campionato, Conceicao ha sostenuto la consueta conferenza stampa a Milanello. Di seguito la diretta testuale con tutte le dichiarazioni dell’allenatore portoghese.
Conceicao, la conferenza stampa prima di Lazio-Milan
COME RIALZARSI – “Vincendo, è quello che vogliamo. Siamo coscienti del momento e di quello che è accaduto, per colpa nostra o di altri. I risultati sono stati negativi, dobbiamo continuare a crederci e non aggrapparci a ciò che non possiamo controllare. Dobbiamo lavorare e portare risultati, non c’è altra via”.
LOTTARE FINO ALLA FINE – “Io lavoro su questo, ci credo. Un titolo che potevamo conquistare lo abbiamo conquistato e c’è anche la Coppa Italia, i grandi club devono vincere titoli. Dobbiamo lavorare, crederci e avere una mentalità al 100% a tutti i livelli per tutta la partita. Nei gol presi succede sempre qualcosa di strano”.
PERCHÈ LA SQUADRA NON ASSORBE LA SUA MENTALITA’ – “Io sono a disposizione della squadra, sono abituato a vincere da quando ero piccolo. Nessuno mi ha regalato niente, ho vinto da calciatore e da allenatore. Sono qua, mi metto a nudo in una squadra storica. Non siamo ai tempi del Milan che aveva la Champions come obiettivo chiaro e la vinceva con altro ambiente e altra atmosfera. La fame dei tifosi è sempre la stessa. Penso che tutti abbiamo voglia di vincere e cambiare qui, sennò saremmo dei masochisti”.
COSA CHIEDE ALLA SQUADRA NELL’ULTIMA PARTE DI STAGIONE – “Ho chiesto ai ragazzi di lavorare bene per portarlo poi in partita. Voglio dare il massimo ogni giorno per arrivare pronti alla prossima partita”.
I GIOCATORI SEMBRANO NON SEGUIRLO – “A volte non volete vedere o comunque non vedete, ma io ho visto cose positive nel primo tempo di Bologna e anche all’inizio del secondo. Abbiamo preso un gol che non ci sta, perché c’è un fallo di mano, è un errore che non possiamo controllare. Dopo quell’episodio che non possiamo controllare non siamo stati all’altezza. Dobbiamo avere più leggerezza ed equilibrio. Dopo l’1-1 abbiamo avuto la possibilità di fare il 2-1. Sul loro secondo gol la palla era fuori. Ovviamente noi dobbiamo stare attenti in questi casi, a ciò che possiamo controllare”.
RITROVARE LA VOGLIA VISTA IN SUPERCOPPA ITALIANA – “Io cerco il 150% dai giocatori, il 100% può non bastare. Bisogna andare oltre a ciò che si è abituati a fare. In Arabia Saudita non è stato tutto bello, anche se il risultato è stato buono poi”.
REIJNDERS E PULISIC IN CALO – “Tijji ha fatto anche gol a Torino, vero che sta giocando più basso, ma si inserisce tante volte. Tutti possono dare di più, anche io. Credo che stia facendo il suo lavoro. Pulisic? Il mattino di Bologna-Milan il dottore mi ha detto che non poteva giocare titolare. Ho dovuto spostare Musah a destra e inserire Felix, che non doveva essere titolare. Da un mese ha un piccolo problema fisico e dobbiamo gestirlo. Non è ancora al 100%”.
JOAO FELIX – “Molto bravo tra le linee, però a volte ha voglia di toccare tanto il pallone e si sposta in zone dove non deve essere. Sa che deve essere più decisivo, perché ha le qualità per esserlo, non deve trovarsi lontano dalla porta. Deve cercare di fare la differenza negli ultimi 30 metri con assist e tiri”.
AFFRONTARE LA LAZIO – “L’essere umano è pieno di ricordi, è normale. Ma devo vincere, domani la Lazio sarà un avversario. Sarà una partita difficile, loro sono davanti in classifica e puntano al quarto posto. Baroni sta facendo un ottimo lavoro, ha esperienza, ha più di 400 partite. A me piace studiare gli allenatori, complimenti a lui”.
21 TIRI COL TORINO, MOLTI MENO A BOLOGNA – “Sono partite diverse. Volevamo fare di più sicuramente, ci stiamo lavorando. Dopo la Lazio avremo più tempo per lavorare, potremo intervenire su cose sulle quali non abbiamo potuto lavorare finora”.
VARIAZIONE DI MODULO? – “Per il tempo che ho a disposizione, voglio sicuramente giocare in un altro modo. Da martedì lavoreremo su un altro sistema. In passato ho giocato con 4-4-2, 4-3-3, 4-2-3-1, 3-5-2 cercando di avere sempre i giocatori a loro agio con la palla. Bisogna lavorarci sul campo”.
CONSIDERAZIONI FINALI – “La mia amarezza quando le cose non vanno bene. Io non ci sto a perdere. La mia angoscia è la stessa dei tifosi. Il mio sfogo a Bologna è legato a questa cosa, alla mia voglia di vincere”.