Lite in casa Milan, ora scoppia la bufera

La situazione interna al club rossonero sembra un po’ complicata: ci sono divergenze che non aiutano.

Giorgio Furlani e Zlatan Ibrahimovic camminano nel pre-partita
Lite in casa Milan, ora scoppia la bufera (Ansa Foto) – MilanLive.it

Il Milan sta disputando una stagione al di sotto delle aspettative e si parla già dei tanti cambiamenti che dovrebbero avvenire a fine stagione. Se Sergio Conceicao e diversi calciatori sono in bilico, anche all’interno della dirigenza non si dormono sonni tranquilli.

Negli ultimi giorni si parla con insistenza del probabile arrivo di un nuovo direttore sportivo, una figura con esperienza che possa incidere meglio di chi c’è oggi nell’area tecnico-sportiva rossonera. I nomi di Fabio Paratici (ex Juventus e Tottenham) e Igli Tare (ex Lazio) vengono dati in pole position. Più difficile Andrea Berta, che sembra destinato alla Premier League. Attenzione ad eventuali sorprese.

Caos dentro il Milan? Le ultime voci sulla situazione societaria

Secondo quanto rivelato da Dagospia, ci sarebbero forti tensioni tra Giorgio Furlani e Zlatan Ibrahimovic. I risultati deludenti di questa stagione, tolta la vittoria della Supercoppa Italiana ovviamente, hanno generato problemi interni.

Gerry Cardinale e Zlatan Ibrahimovic seduti a una conferenza

Ci sono strutture di comunicazione divise e confliggenti. Da una parte ci sarebbero Gerry Cardinale, Ibrahimovic e Marcella Verini (portavoce di RedBird, ex di Elliott); dall’altra Furlani e Pierdonato Vercellone (Chief Communications Officer del Milan). La prima “fazione” forse sta avendo la meglio, considerando che Vercellone è appena stato licenziato.

Dagospia spiega che le due fazioni non dialogano e si incolpano a vicenda per gli errori commessi in questa stagione. Uno di questi sarebbe il mancato ingaggio di Antonio Conte come allenatore, gli fu preferito Paulo Fonseca e la scelta non si è rivelata vincente, anche perché il portoghese è stato licenziando verso fine dicembre. Al suo posto Sergio Conceicao, che dopo aver vinto la Supercoppa Italiana è andato incontro a più difficoltà di quante se ne aspettasse.

Le divisioni interne non fanno bene al Milan. Da capire se, oltre al direttore sportivo, cambierà anche qualche altra posizione all’interno dell’organigramma dirigenziale. In questo momento appare difficile immaginare che Furlani possa lasciare il suo posto di amministratore delegato, essendo una figura di garanzia anche per Elliott, di cui era portfolio manager.

E Ibrahimovic? È un uomo di fiducia di Cardinale, quindi espressione della proprietà RedBird, ed è improbabile che si faccia da parte. Le parti devono cercare di convivere per il bene del Milan, sperando che del bene del Milan importi davvero e non vengano messe davanti le battaglie personali.

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