Molto più di una suggestione: il Milan sembra aver scelto il nuovo allenatore per la prossima stagione. I dettagli
La vittoria contro il Lecce ha riportato un minimo di serenità in casa rossonera. Eppure, le cose si erano messe davvero molto male. Il Milan era infatti sotto di due gol all’ora di gioco, poi è iniziata la rimonta con Christian Pulisic protagonista: doppietta per l’americano, prima su rigore e poi su assist di Leao, e tre punti importanti. Perché regalano qualche giorno di tranquillità a Sergio Conceicao e perché consentono alla squadra di rilanciare le ambizioni europee (Europa League, s’intende).
Al Milan non resta altro, se non la Coppa Italia, che non sposterebbe comunque di un millimetro il giudizio su una stagione disastrosa. Conceicao, protagonista nei giorni scorsi di uno stranissimo caso con il suo portavoce, non verrà confermato: a giugno sarà addio, e la società già adesso ha cominciato la ricerca di un sostituto. L’identikit è tracciato: dopo un anno di esperimenti, si va verso una scelta certa, e quindi un allenatore italiano con già un buon percorso.
Allegri idea concreta
Un importante cambio di rotta, insomma. E di questo probabilmente si è parlato a New York fra Giorgio Furlani e Gerry Cardinale: l’amministratore delegato è volato negli USA per chiarire ruoli e posizioni in merito alla scelta del nuovo direttore sportivo. Ibrahimovic aveva scelto Tare, ma ad avere l’ultima parola sarà Furlani. E per questo il casting è ripartito e torna con forza anche il nome di Fabio Paratici (mentre Andrea Berta ha già l’accordo con l’Arsenal).

Insieme a Paratici, al Milan potrebbe arrivare anche un altro ex juventino: è Massimiliano Allegri. Stando alle indiscrezioni di questi giorni, è lui l’idea forte dello stesso Furlani per la prossima stagione. Ed è molto più di una suggestione, anzi, è un’idea concreta: Allegri piace perché considerato un “normalizzatore”, un gestore che può riportare serenità nell’ambiente. Che lui già conosce benissimo perché, come sappiamo, lo ha già allenato.
Allegri è reduce da tre anni alla Juventus davvero disastrosi, sotto tutti i punti di vista: soprattutto di risultati (eppure viene definito da tutti un “risultatista”) e della qualità del gioco non stiamo nemmeno a parlarne. Nonostante questo, in casa Milan, e quindi per Furlani, è considerato una buona scelta. Non ci resta altro che attendere per capire se sarà davvero lui al timone di questo nuovo progetto tecnico o se, invece, ci sarà un altro ribaltone.