Tutto pronto per l’addio: ribaltone improvviso, è già sicuro di dire sì e salutare il suo attuale club
Mentre la squadra lavora a Milanello per il presente, a Casa Milan si pensa invece al futuro. La società, dopo due anni di disastri e di scelte (palesemente) sbagliate, vuole intervenire per provare a cambiare le cose. E il primo cambiamento dovrebbe essere l’inserimento di un direttore sportivo, figura che manca da quando è andato via Frederic Massara – e i risultati in campo si sono visti. Sembrava fatta con Fabio Paratici, poi il dietrofront di Furlani che ha invece incontrato di recente Igli Tare, adesso il nome in pole è D’Amico dell’Atalanta: solito caos, niente di nuovo.
C’è curiosità per capire come il direttore sportivo si aggiungerà al gruppo di lavoro, se avrà autonomia o se, invece, ogni decisione dovrà essere comunque avallata dagli altri: se così sarà, non cambierà nulla. Da un direttore sportivo ci si attende autonomia e potere decisionale, soprattutto per la scelta della guida tecnica, la prima importante da prendere una volta che sarà arrivato (si spera il prima possibile).
Panchina Milan, l’allenatore pronto a dire sì
Oggi come oggi è assolutamente inutile parlare di allenatori: se non si sa chi sarà il direttore sportivo, non ha alcun senso parlare di piste concrete per la panchina. Al massimo, si possono fare ipotesi e fra queste c’è anche Vincenzo Italiano, che si sta confermando uno dei migliori allenatori d’Italia con uno straordinario lavoro al Bologna dopo quello fatto alla Fiorentina.

Italiano è un allenatore di assoluto valore e il Milan farebbe bene a sceglierlo. Al Bologna è arrivato un anno fa e Giovanni Sartori spera di poterlo trattenere: non sarà facile perché i risultati e la proposta di gioco sono davvero importanti e sarà inevitabile l’interesse delle big. I rossoneri sono fra questi, ma quando siamo a fine aprile non sappiamo nemmeno chi sarà il direttore sportivo e questo fa continuamente slittare ogni tipo di decisione.
Una cosa è certa: in caso di proposta dal Milan, Italiano difficilmente dirà di no. Così il Bologna, dopo aver perso Thiago Motta in direzione Juventus, un anno dopo potrebbe rivivere la stessa situazione. Vale per il Milan come per qualsiasi altra big: Italiano punta molto in alto e ha tutte le caratteristiche per diventare un grandissimo allenatore (e in parte lo è già), ecco perché valuterà con molta attenzione qualsiasi tipo di proposta, come è giusto che sia.