Sta per arrivare l’annuncio ufficiale per un importante addio al Milan: ha già svuotato l’armadietto di Milanello, nessuna chance di permanenza

Si è chiusa la peggior stagione di sempre della storia del Milan ed è subito ricominciato un altro capitolo. Ieri è arrivato l’annuncio ufficiale di Igli Tare nuovo direttore sportivo: era tutto già definito da giorni ma ora sono arrivate anche le firme e i comunicati. E il lavoro dell’ex dirigente della Lazio è già iniziato: ancor prima dell’annuncio ufficiale, Tare ha partecipato ad un incontro con l’agente Giuseppe Riso e con gli uomini mercato della Roma in sede: l’obiettivo è risolvere subito la questione Saelemaekers, che i giallorossi spingono per tenersi stretto. E il Milan, che è a caccia di soldi qua e la, è aperto alla cessione anche senza il parere del nuovo allenatore. A proposito di questo, la panchina è chiaramente l’argomento più caldo al momento. I nomi sono sempre gli stessi e nelle ultime ore si è parlato anche di una piccola percentuale di permanenza di Sergio Conceicao, ma in realtà non ci sono chance.
Nessuna possibilità di permanenza: annuncio in arrivo
Prima di Milan-Monza, Giorgio Furlani aveva parlato di settimana di annunci. Il primo, quello di Tare, è arrivato, e adesso è previsto quello che riguarda Conceicao: è in arrivo infatti la risoluzione del contratto con l’allenatore portoghese e quindi la conferma ufficiale del suo addio. Le cose con l’ex Porto non hanno funzionato: eppure, tutto era iniziato con la vittoria clamorosa della Supercoppa Italiana contro Juventus e Inter.

Tutti speravano che quel momento potesse essere la svolta per la stagione del Milan. Invece, da quel momento in poi i rossoneri di Conceicao hanno raccolto soltanto delusioni. Dall’incredibile eliminazione dalla Champions League per mano di Dinamo Zagabria prima e Feyenoord poi, alla sconfitta in finale di Coppa Italia col Bologna fino all’ottavo posto in classifica in Serie A definitivo e quindi fuori da ogni coppa europea. Le colpe principali sono ovviamente della società e dei dirigenti, con Giorgio Furlani in primis, ma anche Conceicao ha le sue responsabilità.
Ecco perché non c’è nessun tipo di base per portare avanti il rapporto professionale: l’allenatore, che non era sabato a San Siro contro il Monza per squalifica, ha già svuotato l’armadietto di Milanello ed è pronto a lasciare l’Italia, in attesa di nuove opportunità lavorative che di certo non mancheranno. I sei mesi difficili al Milan non mettono in discussione le qualità di un allenatore che raccolto grandi e tanti successi in carriera.