Manca ancora l’accordo fra le parti e questo potrebbe avvantaggiare il Milan: l’affare è ancora possibile, tutti i dettagli

L’era Igli Tare è iniziata. Ieri il comunicato ufficiale: è lui il nuovo direttore sportivo del Milan. Una ricerca durata tre mesi a causa di Giorgio Furlani e di inutili provini per altri dirigenti: Tare è stato il nome proposto fin dall’inizio da Ibrahimovic, a metà febbraio, ed era necessario anticipare il più possibile il suo arrivo per iniziare a prossima il lavoro. Ci sono decisioni importanti e difficili da prendere, in primis quella per la panchina. Nei prossimi giorni arriverà un altro comunicato ufficiale, quello della separazione con Sergio Conceicao.
La domanda che tutti si fanno è: chi lo sostituirà? Ancora oggi, quando siamo a fine maggio, non sembra ancora esserci un nome su tutti. Come sempre, non è possibile arrivare ad un big: i costi bassi e l’influenza pari a zero sul mercato sono paletti impossibili da accettare per allenatori vincenti. Uno dei nomi più forti è quello di Thiago Motta, rimasto libero dopo l’addio alla Juventus negli scorsi mesi (e che il Milan aveva provato a prendere anche l’anno scorso ma era troppo tardi, come sempre). Attenzione però a cosa può succede ancora fra il Bologna e Italiano.
Ancora niente accordo, il Milan ci riprova
Nelle scorse ore c’è stato un incontro fra Italiano e il Bologna per arrivare ad un accordo per il rinnovo: c’era e c’è tuttora grande ottimismo per la firma dell’allenatore vincitore di una storica Coppa Italia, ma non siamo ancora arrivati ad un sì finale. In questa piccola fase di stallo potrebbe inserirsi il Milan, che ha grande stima del tecnico e lo avrebbe inserito in cima alla lista degli obiettivi da tempi non sospetti.

A breve però è previsto un nuovo incontro fra Bologna e Italiano: ci sono un po’ di ostacoli da superare, ma dal capoluogo emiliano filtra grande ottimismo per la firma del tecnico sul rinnovo per un altro anno e con adeguamento dello stipendio. La vittoria della Coppa Italia è stato un grande traguardo per i rossoblu, che hanno fatto un altro grande campionato (erano in corsa per un posto in Champions League fino a poche settimane fa) dopo quello scorso. Al Bologna c’è una società di grandissimo livello, rappresentata da un fenomeno come Giovanni Sartori: lì c’è una linearità e una coerenza di progetto che fa felice ogni allenatore.