Ancora una volta il mercato ci insegna come non vada mai dato alcunché per scontato. Possono saltare pure gli affari già ben definiti…
La rivoluzione milanista di Tare potrebbe partire inaspettatamente da un rimando al passato. Il nuovo direttore sportivo è chiamato a costruire una rosa che non abbia solo indiscutibile valore tecnico, ma anche quelle qualità sotto il profilo mentale che tanto sono mancate nell’infausta stagione appena conclusa.

Le quarantatré reti al passivo in campionato sono appunto indice non solo di una fase difensiva carente, ma di una scarsa propensione al sacrificio e al volersi mettere al servizio del collettivo. Troppe volte sono scesi in campo non calciatori ma personaggi, non atleti ma divi delle tv e dei social che ambivano più a farsi inquadrare dalle telecamere che a vincere la partita.
È da questo aspetto cruciale che partirà la rifondazione tecnica che verrà attuata da Tare. Occorre un rinnovato senso di appartenenza verso i colori rossoneri, nessun giocatore deve sentirsi al di sopra della squadra. Solo in questa maniera si potrà pensare di centrare l’obiettivo minimo che giocoforza dev’essere la qualificazione alla Champions League.
Sorpresa sull’asse capitolino: Saelemaekers torna a Milano
Sarà il retaggio passato di tanti agguerriti derby vissuti sulla sponda biancoceleste, sta di fatto che Tare non ha la benché minima intenzione di concedere sconti o favori alla Roma per il riscatto di Alexis Saelemaekers. Il polifunzionale esterno belga era approdato nella capitale durante l’ultimo giorno dello scorso mercato estivo, con la formula del prestito.
Trattenerlo in giallorosso pareva essere una delle priorità per la famiglia Friedkin, dato che il nativo di Berchem-Sainte-Agathe si è reso protagonista assoluto nonché pedina fondamentale nella rimonta targata Ranieri. Tuttavia, in tal senso, la visita del responsabile dell’area tecnica romanista Ghisolfi a Casa Milan, avvenuto negli scorsi giorni proprio al cospetto di Tare, non è andato come si aspettasse.

A questo meeting ha presenziato pure l’intermediario di mercato Giuseppe Riso, ossia colui che lo scorso agosto aveva interceduto affinché andasse a buon fine lo scambio di prestiti appunto tra Saelemaekers e Tammy Abraham, passato invece alla corte di Fonseca prima e di Conceição poi, rivelandosi decisivo per la conquista della supercoppa nella notte di Riyad. Negli scorsi mesi sembrava che il riscatto fosse scontato, solo una formalità…
Malgrado la presenza di Riso, la posizione di Tare è stata irremovibile: Saelemaekers rimarrà a Milano. Tornando a quanto dicevamo in apertura, l’attitudine al sacrificio e a mettersi a disposizione dei compagni che il belga ha sempre dimostrato di avere, oltre a doti tecniche considerevoli, è proprio quel che è mancato al Milan versione 2024-2025. Ragion per cui non si muoverà dal capoluogo lombardo. Il primo colpo di scena è servito.