Sinner è un grande tifoso del Milan, ma come è nata questa sua passione? A raccontare il retroscena è Angelo Mangiante
Jannik Sinner sta affrontando un momento molto importante della sua carriera. Dopo la squalifica per il caso Clostebol durata tre mesi, l’altoatesino è tornato in campo in tre occasioni: Internazionali d’Italia, Roland Garros e ATP di Halle. Per quanto riguarda i primi due tornei, il numero uno al mondo si può comunque ritenere soddisfatto nonostante non sia arrivata la vittoria (nel 2025 per adesso ha vinto soltanto l’Australian Open a gennaio a Melbourne): le due finali contro Carlos Alcaraz sono state giocate ad altissimo livello e ha vinto chi ha meritato di più, cioè lo spagnolo.
Male invece ad Halle con la sconfitta in anticipo contro Bublik. Adesso Sinner ha l’opportunità di prendersi una rivincita nel torneo più importante: manca pochissimo per Wimbledon e l‘altoatesino vuole essere protagonista ad ogni costo. Nel frattempo, anche lui, come ogni tifoso milanista, segue le vicende della squadra, reduce da una stagione disastrosa (era all’Olimpico, durante gli Internazionali d’Italia, per la finale col Bologna). Ma come è diventato milanista?
Sinner milanista grazie ad un amico, il retroscena
La storia di Sinner tifoso del Milan è molto interessante e curiosa. Jannik infatti non è mai stato un grande appassionato di calcio: da bambino era un prodigio dello scii (anche se per un breve periodo ha giocato, molto bene, anche a calcio) e fino a quel momento quindi non aveva nemmeno una squadra nel cuore. Fino a quando ha incontrato un amico che ha cambiato per sempre il suo rapporto con questo sport.

A raccontarlo è Angelo Mangiante, giornalista di Sky Sport esperto di tennis e da sempre molto vicino a Sinner. Ecco il retroscena su come il numero uno al mondo si è legato ai colori rossoneri: “Quando Sinner aveva 14 anni, divideva un appartamento con un altro ragazzino per non pesare troppo sulle casse della famiglia. Avevano un mini televisore, ma Jannik seguiva poco il calcio perché veniva dallo sci. Questo suo compagno di allenamenti però guardava solo il Milan perché ne era tifoso e parlava solo di quello. Ed è così che per effetto osmosi è nata la passione di Sinner per il Milan, che ancora oggi prosegue”.
Nel corso degli ultimi anni abbiamo visto spesso Sinner a San Siro ospite dei rossoneri e, come anticipato, era all’Olimpico per la finale contro il Bologna di Coppa Italia. Anche lui, come tutti noi, spera che le cose possano migliorare a partire dalla prossima stagione, ma ora nella sua testa c’è solo Wimbledon e l’obiettivo riscatto.