Una squadra italiana rischia una sanzione dall’UEFA per non aver rispettato i paletti del settlement agreement. Zero chance di esclusione dalle coppe
La stagione conclusa circa un mese fa è stata una delle peggiori della storia del Milan, e non soltanto per il piazzamento raggiunto in campionato. I rossoneri hanno chiuso all’ottavo posto in classifica, fuori da qualsiasi cosa, anche dalla Conference League. Posizione che costringe, tra l’altro, la squadra del nuovo allenatore Massimiliano Allegri a giocare il preliminare di Coppa Italia contro il Bari a San Siro il prossimo 17 agosto, una settimana prima dell’inizio del campionato.
Dopo quattro anni di fila, quindi, il Milan non giocherà la Champions League, e questo è un danno enorme: sia dal punto di vista sportivo, con la certificazione del fallimento tecnico firmato Giorgio Furlani, e dal punto di vista economico, perché RedBird vede così mancare un bel po’ di introiti, e sappiamo quanto per Gerry Cardinale quello sia l’aspetto più importante di tutti. In Europa, oltre alle prime quattro (Napoli, Inter, Atalanta e Juventus), ci andranno la Roma (Europa League) e Fiorentina (Conference League). In casa giallorossa però si vivono giorni di grande apprensione a causa di una possibile, anzi inevitabile, sanzione dall’UEFA.
Roma a rischio sanzione: zero chance per il Milan
Entro il 30 giugno, infatti, la Roma avrebbe dovuto realizzare quasi 30 milioni di plusvalenze per poter centrare gli obiettivi fissati dal settlement agreement firmato con la UEFA. Soldi che non sono mai arrivati: la cessione di Tammy Abraham, dopo il prestito al Milan, al Besiktas non basta, mentre per Leandro Paredes al Boca Juniors siamo ancora lontani da un accordo.

L’idea della Roma, e quindi di Claudio Ranieri e del nuovo direttore sportivo Frederic Massara, era quella di mettere sul mercato uno dei giocatori più importanti della rosa, Ndicka, con il solo scopo di incassare quanto necessario. Non si è realizzata anche per volontà stessa dei dirigenti, che hanno preferito le sanzioni da Nyon piuttosto che vendere (o meglio, svendere) uno dei pilastri della squadra al miglior offerente nel mese di giugno. Ma in cosa consisterà la sanzione?
Molto probabilmente, come sottolinea Il Messaggero, sarà la solita multa come accade ormai da tre anni in casa Roma. Difficile, quasi impossibile, che la società giallorossa possa essere esclusa dalle prossime competizioni europee. E anche se dovesse accadere, per il Milan comunque non ci sarebbe alcuna speranza perché davanti in classifica c’è la Lazio. Insomma, niente da fare. E forse per Allegri è meglio così: ripartire da zero, con solo il campionato, è la strada migliore per provare a ricostruire.