Le dichiarazioni di Lewis Hamilton a margine delle qualifiche del Gran Premio di Spa-Francorchamps in Belgio

Impossibile fare peggio. Ancora una grande delusione da parte di Lewis Hamilton. C’era grande attesa in casa Ferrari per il ritorno in pista nel corso del fine settimana sul circuito di Spa-Francorchamps.
La Rossa ha introdotto una nuova sospensione posteriore che faceva ben sperare, ma il weekend è iniziato come peggio non si poteva. L’ex pilota della Mercedes scatterà dalla posizione 18 nella Gara Sprint che si correrà domani per via di un testacoda nella fase conclusiva del suo ultimo giro cronometrato in Q1. Con la sua SF-25 il numero #44 così è scivolato di altre due posizioni (era sedicesimo prima dell’ultimo giro), facendo disperare tutto il popolo Ferrari.
Hamilton ha avuto un forte bloccaggio posteriore, che lo ha lasciato davvero senza parole: “Mi sono girato. Credo sia la prima volta che mi capita un bloccaggio al posteriore nella mia carriera – ha raccontato a caldo, un affranto Hamilton -. Non valuto la macchina alla grande e non ho molto altro da dire. E’ più guidabile con la nuova sospensione? C’è un giorno in cui poter lavorare, cerchieremo di fare qualcosa, ma in questo momento è estremamente frustrante. E’ stato fatto un grande lavoro e trovarsi in questa situazione non è per nulla grandioso. Speriamo di poter far meglio domani”. Hamilton è davvero deluso per quanto successo, ma la Ferrari può consolarsi con il quarto posto di Charles Leclerc. Il volto scuro dell’ex Mercedes lascia senza parole anche i tifosi.
Hamilton leader deluso

E dire che qualche ora prima Hamilton si era sono protagonista con dichiarazioni importanti, da vero leader: “Negli ultimi 20 anni la Ferrari ha avuto piloti straordinari come Raikkonen, Alonso e Vettel, tutti campioni del mondo. Qui però Fernando e Sebastian non hanno vinto, e mi rifiuto che ciò accada a me. Dunque faccio uno sforzo in più: ho avuto la fortuna di fare esperienze in altri due grandi team e, anche se ci sono differenze di cultura, se si fanno le stesse cose si otterranno gli stessi risultati. Sono qui per vincere e questo è un momento cruciale per me”.
“Penso che sia mio compito sfidare ogni ambito, in particolare chi è al vertice e prende decisioni. A Maranello ho partecipato a tante riunioni con Vigna, Elkann e Vasseur, ma anche a riunioni tecniche con Serra. Ho preparato dei documenti con i vari problemi della macchina e con i cambiamenti che potremmo adottare in squadra. Il motivo per cui ho scritto i documenti è che vedo un enorme potenziale in questa squadra: niente si avvicina alla passione, ma è un’organizzazione enorme e ci sono molte parti in movimento, non tutte funzionanti a pieno regime“. C’è dunque grande voglia di rimettersi in carreggiata per Hamilton, ma oggi tutto è andato davvero male.