Un ex rossonero ha confermato che il trasferimento a Milano è un rimpianto della sua carriera: sarebbe andata meglio altrimenti?

La vita professionale di ogni calciatore è fatta di scelte e spesso capita di pentirsi di una o più decisioni prese. Qualcuno sbaglia a rimanere in una determinata squadra, qualcuno sbaglia a lasciarla, qualcuno fa bene a cambiare ma commette un errore nella decisione della successiva destinazione. Queste sono alcune delle dinamiche che possono capitare nel corso di una carriera.
Sicuramente ha grandi rimpianti chi in un preciso momento era in ascesa e ha sbagliato la mossa successiva. Quanti giovani promettenti si sono ritrovati ad avere il rammarico di aver intrapreso una strada non adatta alla loro crescita? La lista è lunga. Sono cose che succedono per varie ragioni, a volte dipende pure dai soldi che ci sono sul tavolo e dai condizionamenti degli agenti.
Ex Milan pentito del trasferimento: le ultime dichiarazioni
Tra coloro che, potendo tornare indietro, cambierebbero scelta c’è Samuele Dalla Bona. Nel calciomercato estivo 2002 ha lasciato il Chelsea, dove stava emergendo sotto la guida di Claudio Ranieri, per trasferirsi al Milan.

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex centrocampista ha ammesso di essersi pentito di aver lasciato la Premier League: “Sì. Era un calcio diverso, più libero, senza pressioni. Panucci e Ranieri mi avevano avvertito di non tornare. Comunque, nel 2001 rifiutai un’offerta del Venezia e il club mi mise fuori rosa. Dopo due mesi Claudio mi reintegrò, ma a fine stagione lasciai. Ci penso ancora oggi: sarei dovuto restare lì a vita“.
Dalla Bona arrivò in una squadra con diversi centrocampisti di alto livello e forse non fu saggio approdare in quel Milan. Al Chelsea era sicuro di avere spazio, a Milano no. Un momento in particolare fu decisivo e lo ha raccontato con amarezza: “La sfida col Real, giocata da titolare al Bernabeu, mi segnò. Giocai un tempo, e male. Ancelotti mi schierò esterno destro, di fronte avevo Roberto Carlos che andava a tremila. Presi un giallo dopo un quarto d’ora e poi uscii. Era un test. Se l’avessi passato, allora ok, avrei continuato. Purtroppo, il calcio italiano è questa roba qui. Vieni giudicato subito“.
La sua esperienza al Milan durò una sola stagione, poi ci furono i prestiti al Bologna, al Lecce e alla Sampdoria. Nel calciomercato estivo 2006 il trasferimento a titolo definitivo al Napoli, poi le esperienze con Iraklis (Grecia), Hellas Verona, Atalanta e Mantova, dove ha concluso la carriera nel 2012.





