Retroscena sull’acquisto di Nkunku rivelato da Il Giornale: la posizione di Allegri e di Tare in merito all’arrivo del francese
L’acquisto di Christopher Nkunku negli ultimi giorni di agosto ha stupito un po’ tutti. Un’operazione da circa 40 milioni di euro per un giocatore che, dal punto di vista delle caratteristiche, non era ciò che serviva al Milan. Si era capito anche dalle parole di Allegri dopo la gara con il Lecce: “Ora vedrò dove farlo giocare“, segnale evidente che non c’era il suo benestare a questo acquisto. Gli ottimi rapporti fra la società rossonera e il Chelsea hanno reso tutto più semplice. Il Giornale, qualche mese dopo, ha raccontato alcuni retroscena in merito all’acquisto dell’attaccante francese.

Allegri sorpreso dall’acquisto di Nkunku
Il quotidiano conferma ciò che sapevamo: Massimiliano Allegri aveva messo al centro delle sue richieste un attaccante d’area, funzionale all’impianto offensivo costruito durante la preparazione. Non a caso, Tare stava provando a prendere Dovbyk della Roma. L’arrivo di Nkunku, una seconda punta più in linea con le caratteristiche di Pulisic e Leao, ha quindi generato un momento di riflessione: una differenza evidente tra il profilo richiesto e quello effettivamente acquistato. Il Giornale parla di un Allegri sorpreso dalla scelta, non contrariato ma comunque distante dalla linea originaria del suo piano tecnico.
La posizione di Tare

Sul piano dirigenziale, il punto chiave riguarda la posizione di Igli Tare. Sempre secondo Il Giornale, il direttore sportivo era freddo sull’operazione, convinto che il club avrebbe potuto investire in modo differente dopo settimane passate a valutare profili più orientati alla finalizzazione. A spingere per l’accelerazione è stato l’amministratore delegato Giorgio Furlani, forte di un dialogo costante con il Chelsea che ha permesso di arrivare alla cifra definitiva senza rallentamenti. Un elemento che ha inciso sulla rapidità dell’accordo e sulla decisione finale. Con l’arrivo di Nkunku, il Milan ha puntato sicuramente su un talento importante, che aveva fatto bene con il Lipsia e anche col Chelsea, oltre ad essere per un momento uno dei migliori giocatori della Francia. Ma non era quello che serviva al Milan, oggi alla ricerca disperata di un centravanti per gennaio.




