Milan, il 4-2-3-1 provato contro la Roma convince più del 4-4-2

Sinisa Mihajlovic (©Getty Images)
Sinisa Mihajlovic (©Getty Images)

Da oltre 1 mese Sinisa Mihajlovic ha cambiato il modulo del suo Milan, passando al 4-4-2. Gli schieramenti precedentemente provati, 4-3-1-2 e 4-3-3, non hanno convinto del tutto. Sin qui però non sono stati ottenuti risultati eccelsi, 1 vittoria, 3 pareggi e 1 sconfitta nelle ultime 5 partite: un bottino troppo esiguo per una squadra che ha come obiettivo, parola della società, quello di entrare tra le primi tre del campionato. Nella sfida di ieri all’Olimpico contro la Roma, si è intravisto uno schieramento leggermente diverso dal solito. Prima modifica è stata la posizione di Luiz Adriano: il brasiliano ha sempre agito alle spalle di Carlos Bacca, giocando tra le linee in fase di costruzione e coprendo spesso la zona occupata da De Rossi in fase difensiva. Anche dopo l’ingresso in campo di Kevin-Prince Boateng, il ghanese ha mantenuto lo stesso ruolo del compagno sostituito.

Già dall’inizio del match è stato abbastanza chiaro che Mihajlovic ha cambiato modulo giocando con il 4-2-3-1. Variazione che si è intravista maggiormente nella ripresa quando i due esterni, Keisuke Honda da una parte e Giacomo Bonaventura dall’altra, si sono accentrati maggiormente venendo a giocare più verso la trequarti. A tratti la squadra è stata maggiormente imprevedibile, anche se è mancato il colpo del K.O. contro una Roma che nella ripresa è stata piuttosto mediocre. Intelligente anche il lavoro della coppia Bertolacci-Kucka che hanno arginato bene i tre centrocampisti giallorossi.

Modulo che, mascherato o no, verrà certamente riproposto anche nelle prossime partite. Lo stesso Boateng potrebbe trarre parecchi benefici da questa posizione, visto che anche ieri nel post-partita il calciatore ha espresso la volontà di preferire un ruolo sulla trequarti. Inoltre con il rientro di Jeremy Menez (il francese oggi si è allenato con il gruppo) e Mario Balotelli, aumenteranno le alternative e di conseguenza anche la possibilità di essere più concreti offensivamente.

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

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