Allegri: “Di Dinho ci sarà bisogno, Pirlo è un giocatore fondamentale”

ALLEGRI MILAN RONALDINHO PIRLO – Massimiliano Allegri ha affrontato molti temi ai microfoni di Premium Calcio Show.  Sulla situazione generale ha detto: “La squadra ha raggiunto un ottimo equilibrio. I ragazzi hanno grandi motivazioni e voglia di raggiungere risultati importanti. Riguardo al mercato non si è tirato indietro: “Per rinforzarci serve un giocatore da Milan. Matri? Sta facendo gol ed è cresciuto molto. Cassano è della Samp, noi stiamo bene così”. Il tecnico toscano parla anche dei singoli. In particolare di Pirlo  (“Il suo ruolo naturale è quello di regista davanti alla difesa. Prima dell’infortunio aveva fatto delle buone partite. Non è assolutamente in discussione, è un giocatore fondamentale per questo Milan e quando rientrerà ci darà una grossa mano”), Gattuso ( “Mi ha stupito perché gioca molti palloni e sbaglia molto meno tecnicamente. Nonostante abbia 32 anni ha voglia di mettersi in discussione”) e Ibra ( “Con Ibra sono cambiate un po’ di cose. Quando c’è stata la possibilità di prenderlo, ho chiesto al presidente Berlusconi se ci poteva fare un regalo… Zlatan è un leader silenzioso. Mi ha colpito la sua disponibilità verso i compagni e la squadra. Il suo modo di trascinare”). La parte più interessante dell’intervista è quando viene affrontato il tema di Ronaldinho: “E’ rimasto fuori in queste partite, ma non è niente di male. Scelgo i giocatori in funzione di condizione per il bene del Milan. All’inizio anche Gattuso era fuori, ha lottato e si è conquistato il posto.. Ambrosini, Flamini e Robinho lo stesso. Di Dinho ci sarà bisogno e lo ha dimostrato in Francia e anche sabato per quei pochi minuti. Non l’ho umiliato, anche Gattuso con il Catania è entrato per un minuto”.  Sullo scudetto ha smorzato i toni dicendo: ““E’ ancora presto, certo è meglio avere un po’ di punti di vantaggio. Comunque siamo in una buona posizione, anche perché inseguire non ti permette di sbagliare mai. Credo però che alla fine sarà una sfida con le solite, Inter, Juve e Roma”, ha concluso.

Angelo Soldato

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