Malore Cassano, la testimonianza di un giovane calciatore


Sfidare il proprio destino significa mettere i propri sogni davanti alle proprie paure”, così si legge sul profilo Facebook di Mattia Morandi, anni 22, una giovane promessa del calcio italiano che lotta con un’ischemia cerebrale dallo scorso luglio. Lui spera di tornare a giocare forse anche più di Antonio Cassano. Cresciuto nel florido vivaio del Como, scoperto da Stefano Borgonovo, Mattia è un centrocampista molto dotato che a 18 anni gioca già in C1 con il Legnano. Lo seguono molti club importanti, lo preleva un ambizioso Novara ma sul più bello un’operazione frena la sua ascesa. Malformazione congenita ai ventricoli, sei mesi di stop. Terminata la riabilitazione Mattia torna più forte di prima e riparte in prestito dal Como. La scorsa estate passa al Treviso, il peggio sembra passato sino al tragico episodio:” Ero in giro con i miei amici — racconta il ragazzo — e la sfiga continua: mi si paralizza mezza bocca. Mi ricoverano. La diagnosi è ischemia cerebrale, tanto per non farmi mancare niente...». Oggi Mattia è ottimista, ha combattuto il terribile incidente ed è pronto a ripartire nuovamente:”Ora sto meglio e sto aspettando solo l’idoneità”. Parole di un leone coraggioso, un monito per il collega Cassano, uno a cui non manca di certo la forza di volontà.

Davide Capogrossi

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