Milan, parla Emanuelson: Voglio copiare Boateng, Sneijder mi ha aiutato molto

MILAN EMANUELSON – Intervista dell’esterno di casa Milan, Urby Emanuelson, a La Gazzetta dello Sport. L’ex Ajax non è ancora riuscito ad adattarsi al meglio e alla rosea cerca di spiegare il perchè: «Tatticamente il calcio italiano è diverso, il modo di viverlo è diverso. Ci vuole tempo, io ne ho avuto: dopo 7-8 mesi mi sento bene. All’inizio stavo in un albergo, non conoscevo il posto, capivo poco la lingua. Ma è un periodo superato. Sono una persona tranquilla, non sono il tipo che va in discoteca tutte le sere. Purtroppo quello che mi è capitato fa parte della vita (lasciarsi con la fidanzata ndr). Continuerò a occuparmi dei miei figli, che sono elementi fondamentali della mia famiglia. Il resto non mi interessa, so che quando uno fa il calciatore le sue vicende vengono sempre chiacchierate. Chi mi conosce sa che sono una persona perbene. L’allenatore vuole che lotti sempre più? Ha ragione, io so che lo dice per il mio bene. E ci provo, cerco di imparare da tutti, ad esempio da Boateng ho molto da imparare. Lui è un grande giocatore ma anche un combattente, per questo piace. Però vorrei dire una cosa ai tifosi: io combatto a modo mio. Guardate quanto corro, quanto lavoro per la squadra: questo non è combattere?». Emanuelson confessa di guardare molto Boateng: «Devo imparare molto, ma quando sono in panchina io osservo, e imparo. Ho la fortuna di essere ogni giorno con grandi giocatori, con Seedorf, Ibra, Robinho eccetera: li studio sempre. Un giorno chissà, magari la gente potrà parlare di me come io parlo ora di Ibra e di altri. Sono un ragazzo fortunato, al Milan posso diventare un giocatore migliore». Una grossa mano, a Milano, l’ha ricevuta dagli olandesi, non soltanto rossoneri: «Moltissimo, non solo i compagni del Milan. Il primo mese Wesley Sneijder mi ha dato un grande aiuto per ambientarmi». Infine, su Allegri: «Lo capisco quando mi rimprovera? Abbastanza. Parla molto veloce, ma l’espressione è inconfondibile. Ho una buona relazione con l’allenatore, che è molto bravo a spiegare le situazioni».

La redazione di Milanlive.it

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