Lazio-Milan 2-0: serata nera, continuità zero

LAZIO-MILAN 2-0 – Vorrei aprire questo commento con uno sbadiglio.. la partita inizia davvero a rilento da parte di entrambe le squadre. Il Milan non si muove, i ragazzi non verticalizzano mai, il centrocampo rossonero non aiuta: Ambrosini controlla male, passa indietro, cerca Van Bommel ma quando lo trova siamo da capo con tutta la Lazio addosso e solo buio e confusione. Allegri decide per schierare tre attaccanti con Robinho dietro a Ibrahimovic e El Shaarawy ma, oltre all’offuscamento del brasiliano anche il piccolo Faraone sembra un po’ più controllato rispetto al solito, rischia molto meno, non prende iniziativa, prova ad accelerare ma non tiene palla più di qualche secondo e cerca qualche compagno su cui scaricare. Le azioni non partono mai, i ragazzi arrivano al limite dell’area avversaria e poi si fermano, oltretutto El Shaarawy si fa sfuggire l’occasione di vedersi assegnare un rigore quando Marchetti tenta di atterrarlo saltandogli sui piedi e afferrandogli una caviglia: il ragazzo è forte e già proteso verso la porta, barcolla ma non cade e nessuno fischia. Stessa circostanza quando Dias toglie volontariamente, di mano, la palla dal petto del nostro Faraone al 1° minuto del secondo tempo, guarda caso il rigore non viene calciato: chissà come mai? La squadra di Reja è davvero fallosa, Matuzalem non solo ha i piedi di legno ma li usa benissimo contro le gambe dei rossoneri, senza ripercussioni arbitrali di nessun genere ma, come sempre, il direttore di gara ha sempre ragione. Trovo, come sono solita ripetere, che Ambrosini non sia l’uomo giusto per il nostro centrocampo, rallenta le azioni, anche quelle apparentemente più vive, mentre ho visto un notevole miglioramento da parte di Emanuelson che, in quella zona del campo, riuscirebbe a rendersi indispensabile. L’iniziativa del Capitano è assolutamente inconsistente e quindi inutile, soprattutto in questa circostanza. Il gol sembra non arrivare mai. Il problema già riscontrato in questo gruppo è la mancanza di dialogo tra i reparti, una carenza dovuta, probabilmente, al cambio generazionale che il mercato, e quindi la dirigenza rossonera, sta apportando alla squadra ma, detto questo, sarebbe importante riuscire a trovare la soluzione per amalgamare le azioni. Altro problema tecnico, se così si può dire, sono i cross dei terzini: Abate non riesce a tirare un pallone più alto di tre centimetri da terra, Mesbah spara delle cannonate in aria che arrivano direttamente nelle mani del portiere, tiri opposti stesso risultato. Consideriamo anche il fatto che Ibrahimovic non può fare tutto da solo e, probabilmente nel rendersi conto della difficoltà dei compagni, non sembra avere la solita voglia di giocare, qualche volta si lamenta per i palloni ingiocabili che gli vengono serviti, prova a fare qualche assist ma dovrebbe esserci ancora lui a riceverlo per sperare di trovare la porta! Sconsolato corricchia per il campo ma niente in confronto al supremo e magico giocatore che abbiamo visto a Milano. Finalmente, al 21′ del secondo tempo entra Emanuelson al posto di Ambrosini e Seedorf al posto di El Shaarawy (personalmente avrei tolto Robinho), mi chiedo perché il cambio non l’abbia fatto prima. Non si può giocare a questa maniera e sperare di vincere il Campionato, soprattutto non si può giocare così dopo aver portato in campo prestazioni degne di una squadra da Champions League. Bisognerebbe essere sempre concentrati e cattivi alla stessa maniera, non ci devono assolutamente essere serate in cui la svogliatezza e la sufficienza fanno da padrona. “D’ora in avanti non dobbiamo più commettere errori” ecco le parole di Allegri prima del match. Non dobbiamo sbagliare perché l’unica chance di superare la Juventus in classifica è vincere lo contro diretto senza perdere altre partite e riprendere così orgoglio e primato contemporaneamente. Tutto quello che abbiamo visto in questa fredda serata invernale non deve succedere, né ora né mai. Una squadra che vuole vincere lo fa e basta: poche parole e solo fatti. Le azioni iniziano a velocizzarsi un pochino solo al 31′ del secondo tempo ma le possibilità create dal Milan non si concretizzano mai mentre la Lazio, nell’unica vera occasione creata nel corso della partita, con Hernanes, trova la porta grazie a un errore della difesa rossonera. Non è finita e Rocchi trova il raddoppio: 2-0 dopo aver vinto 3-1 in Coppa Italia? Irreale, terribile, sconsolante, non ho parole per descrivere la delusione.

Hanno giocato male e se questo servisse a svegliarli dal sonno profondo andrebbe anche bene ma i ragazzi sembrano appannati e confusi così come il Mister che butta dentro allo sbaraglio Maxi Lopez (dopo il primo gol subito) al posto di Van Bommel: mossa azzardata, di chi sa che pesci prendere e questo atteggiamento, a parere mio, rafforza gli avversari perché palesa la reale difficoltà che il Milan ha fin dal primo minuto. Ibrahimovic trova il tiro solo a due minuti dalla fine: trova il tiro ma non la porta e l’espressione colorita che Galliani si lascia sfuggire dagli spalti è emblematica e esaustiva. Perdere contro la Lazio? A questo punto invece di pensare a non giocare domenica prossima sarebbe meglio cercare e trovare un elisir che li tenga svegli a correre ed allenarsi per sette giorni tra freddo e neve (giocatori e allenatore compreso), non per punizione solo per necessità impellente di cambiare qualcosa.

Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it

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