Milan: la triste verità delle parti

MILAN, TRISTE VERITA’ DELLE PARTI – Da una parte Conte che parla di 50% di possibilità di vittoria, proprio lui continua a ribadire quanto il Milan sia favorito per lo scudetto e quanta forza e tecnica ci sia in quella squadra che, per il momento, regredisce anziché progredire; dall’altra abbiamo Allegri che, impavido, continua a ripetere di stare tranquilli perché i ragazzi non hanno perso le loro qualità e lui conosce bene la forza della sua squadra. Indubbiamente i rossoneri qualche qualità devono ancora averla, sono secondi in classifica di Campionato e, fino a prova contraria, non hanno ancora perso la possibilità di raggiungere la finale di Coppa Italia e, a questo punto, devono solo cercare di conquistarla. Per quanto riguarda il settore infortunati (in aumento anziché in diminuzione) c’è poco da fare, bisogna solo aspettare che trascorra il giusto tempo affinché siano disponibili e sicuri di reggere fino in fondo ma, detto francamente, non è normale avere fuori così tanti giocatori contemporaneamente: non è che ci sono dei problemucci di preparazione da risolvere? Ma anche questo aspetto risulta irrilevante, ormai non si può fare più nulla, avrebbero dovuto pensarci prima e, di conseguenza, il Mister deve far giocare quelli che ha a disposizione, che siano perfetti o che non lo siano. Bisogna migliorare sotto tanti punti di vista in primis, però, bisognerebbe inculcare nella mente di questa squadra che per vincere è necessario verticalizzare i passaggi, altrimenti in area non ci arriverai mai. I problemi, purtroppo, si trovano in tutte le zone del campo, contro la Juventus i rossoneri hanno sbagliato la metà dei passaggi e dei cross (mi ripeterò ma i nostri terzini crossano male), oltretutto la maggioranza hanno cercato la magia da solista (vedi Seedorf, El Shaarawy in occasione del gol sbagliato, Ibrahimovic, per non parlare dello stesso Emanuelson che ha improvvisato qualche inserimento in area dimenticandosi del centrocampo). Così non va bene.

Il dramma è che contro l’Udinese (sabato 11 febbraio ore 18) avremo la stessa formazione disponibile (più Nocerino, meno Ibrahimovic e Van Bommel). Un giorno per prepararsi è poco, è poco soprattutto per sperare di cambiare radicalmente qualcosa eliminando il problema alla radice ma… “dobbiamo solo stare sereni”

Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it

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