Calciomercato Milan, Dzeko-Akinfeev-Yarmolenko: i 3 dell’est nel mirino rossonero!

 

CALCIOMERCATO MILAN DZEKO YARMOLENKO AKINFEEV / E’ da situazioni radicalmente diverse l’una dall’altra che sono emersi i nomi di Edin Dzeko (il bosniaco non è certo nuovo nelle idee di via Turati), Igor Akinfeev (il Buffon di Russia) e l’ucraino Andryi Yarmolenko. Scenari reali e suffragati dai fatti: si tratta insomma di profili che i vertici rossoneri valutano con massima attenzione. Anche perché i prezzi, senza dover andare a duellare contro i mostri finanziari di mezza Europa, rientrano nella sfera del ragionevole.

Per fama, è giusto partire dal caso-Dzeko. E la notizia è di quelle che offrono nuove chiavi di lettura: nell’ultimo incontro avuto con Roberto Mancini presso gli uffici della sede rossonera, il Milan ha puntato il dito sulla figurina dell’attaccante ex Wolfsburg. Notizia nella notizia: l’amministratore delegato non è in questo momento né interessato a Tevez, né a Balotelli.

In questa fase, si prendono informazioni su possibili occasioni che prevedano formule dilazionate, e Dzeko può rientrare in questa categoria. Mancini ha preso tempo, ma Dzeko è comunque un giocatore in uscita dal gruppo Manchester City che proverà a bissare il successo in Premier League. Senza dimenticare che, anche in passato quando lo chiese a gran voce Leonardo, lo stesso centravanti ha sempre ammesso di gradire la destinazione meneghina.

Il capitolo Akinfeev ha invece risvolti più curiosi, e se vogliamo meno legati ai bisogni reali di club e squadra. Il portiere più chiacchierato, e più elogiato, dell’intera Russia è un vecchio pallino di Allegri che ne rimase affascinato vedendolo all’opera a Euro 2008, appena 22enne, oggi pienamente recuperato dai due gravi infortuni che ne hanno condizionato parte della ancor giovane carriera.

Con Amelia in uscita e Abbiati pronto a firmare il contratto di fine-carriera, il Milan (e in particolare il suo allenatore) valuta il colpo a sorpresa: al Cska Mosca, proprietario del cartellino, potrebbero bastare 9 milioni di euro per concedere il lasciapassare per il trasferimento. L’idea stuzzica non poco la dirigenza milanista, la quale però aspetterà gli Europei prima di prendere l’ultima decisione.

Infine, Yarmolenko. Stessa nazionalità di Shevchenko, stesso nome di battesimo, stesso talento naturale nell’andare a caccia della porta avversaria. Ed è infatti l’ex pupillo di Silvio Berlusconi a spingere per una trattativa che, oggi come oggi, esiste per quanto appena abbozzata (come ammesso dallo stesso manager dell’esterno offensivo della Dinamo Kiev, Mihail Danilyuk): caratteristiche tecniche più simili a quelle di Arjen Robben che a Sheva, Yarmolenko resta comunque la miglior espressione calcistica della nuova generazione di talenti ucraini.

Tecnica e tiro unite alla cultura della disciplina. Servono però almeno 14 milioni per convincere la Dinamo a privarsene, seppure il calciatore abbia già espresso il proprio desiderio di confrontarsi con il campionato italiano. Operazione fattibile, profilo monitorato e occhi puntati sul destino di Robinho, a questo punto: da un suo eventuale futuro lontano da Milanello possono dipendere le sorti dell’ucraino. Il Milan sta soltanto aspettando il momento giusto per capire. E ripartire.

Fabio Alberti – www.milanlive.it

 

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