Calciomercato Milan, Mesbah ribadisce: Tante offerte ricevute ma non mi hanno convinto, rapporti normali con Allegri

CALCIOMERCATO MILAN – Il terzino sinistro del Milan, Mesbah, uscendo recentemente allo scoperto, ha raccontato come sono andate le cose in estate, commentando le diverse voci di mercato sul suo conto: “Ho avuto qualche offerta da squadre di Serie A. All’inizio del mercato ero tranquillo, mi preparavo normalmente per la nuova stagione. Poi il Milan ha ricevuto un’offerta dal Torino, le due società erano d’accordo, ma io non ero entusiasta di questa destinazione, per ragioni che preferisco tenere per me. Certo, in società si parlava: “Parti o no? Resti o non resti?”. È stato un periodo difficile. C’era anche un forte interesse del Marsiglia, ma la dirigenza non ha trovato l’accordo con il Milan. Il Palermo mi voleva, ma non c’è stato l’accordo; anche il Genoa, dove allena il mio allenatore ai tempi del Lecce, si è fatto avanti. L’unica offerta concreta che ho rifiutato, comunque, è quella del Torino. La Juventus? Non c’è stato nulla, cose scritte dai giornalisti. Concretamente non c’era nessun interesse della Juventus nei miei confronti. C’erano quattro o cinque club interessati, né più né meno. Se sono restato al Milan è per l’aspetto sportivo. Sono arrivato a gennaio in un grande club. Secondo me, i primi sei mesi sono andati bene, anche lo staff tecnico del Milan la pensa così. Ho giocato dodici partite con una grande squadra come il Milan. Quindi, come accade in tutte le squadre, c’è stato il mercato e la società ha ricevuto alcune offerte. Devo precisare che non ero un giocatore incedibile, questo è chiaro! Non sono mai stato forzato ad andarmene, l’ultima parola spettava a me. Se ho scelto di restare è perché ho avuto la convinzione di volermi imporre. In tutti i club per cui sono passati ho sempre fatto così. Ho il carattere e il morale per impormi al Milan. Ho ancora quattro anni di contratto. Sono sempre a disposizione dell’allenatore, che contro l’Udinese ha dimostrato di contare su di me. Detto questo, spetta a me fare l’impossibile per essere nel gruppo. Non ho paura della concorrenza. Non ci sono gerarchie tra Antonini e me. Questo mi è stato detto l’anno scorso al mio arrivo al Milan e quest’anno mi è stato confermato. I miei rapporti con Allegri sono i rapporti normali che ci sono tra un allenatore e un giocatore, nulla di speciale, lui è il mio allenatore ed io il suo giocatore. Devo mettermi a sua disposizione, è comunque un allenatore che mi ha fatto giocare dodici partite la scorsa stagione. Non ho mai avuto problemi con lui, nessun litigio. Prima della partita con la Libia mi è stata fatta una domanda sul Milan, non ho voluto rispondere, ma non ho mai parlato di Allegri. Ne approfitto per dire che in Algeria e altrove bisognerebbe smetterla di riprendere informazioni da siti patetici, non è bello. Bisogna piantarla con queste false informazioni a proposito di una immaginaria lite con Allegri”.

La redazione di Milanlive.it

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