Milan, Nocerino si racconta: Il mio idolo è Sheva, che onore la 8 di Gattuso, Ibra una persona di valore

MILAN – E’ un Nocerino a cuore aperto quello che si è raccontato ai microfoni de Il Guerin Sportivo. Il centrocampista rossonero ha toccato svariati argomenti. Ecco le sue dichiarazioni principali.

IL NUMERO 8 DI GATTUSO – “Mi fa un bellissimo effetto. Quel numero mi ha sempre attirato, ma è chiaro che portarlo oggi mi fa doppiamente piacere. Con Rino ci legano tante cose, a partire da una vita che si assomiglia: tutti e due siamo ragazzi del Sud costretti a venire al Nord per giocare a calcio, entrambi convinti che la strada per il successo sia lastricata di fatica. Rino è una grandissima persona e non lo dico perchè in questi casi bisogna parlare bene di tutti. Il calciatore ha un carattere formidabile, ma l’uomo è altrettanto forte, altrettanto ricco. E’ stato lui a spiegare pubblicamente che avrebbe avuto piacere di lasciarmi il suo numero. Non c’è stato neppure bisogno di chiederlo”.

L’IDOLO SHEVA “Sognavo di essere Shevchenko. Era il mio idolo già da quando stavo a Napoli. Racconto una cosa che non ho ancora detto a nessuno: quando a giugno l’ho conosciuto agli Europei, è stata un’emozione pazzesca. Giuro: mi sono commosso. E alla fine, guarda i casi della vita, sono finito proprio nel suo Milan”.

L’ARRIVO AL MILAN “Mi viene da ridere, e spesso ci scherzo anche a Milanello con le persone: mi hanno preso per 3mila lire e una gazzosa. Non dico di valere 20 o 30 milioni come Ibrahimovic o Thiago Silva, per carità, ma forse nemmeno così poco. Qua sapevo di dover scalare le gerarchie, di dovermi dimostrare maturo per giocare in modo continuativo in una grande squadra. Avevo l’Europeo nel mirino e dovevo giocare. Mi ha aiutato l’ambiente rossonero: qui ci sono persone splendide e c’è Allegri che mi ha dato fiducia”.

L’AMICO IBRA – “Lui è uno dei pochi attaccanti al mondo che è felice di far segnare gli altri. E’ grandissimo anche in questo. Con lui ho avuto un rapporto spettacolare. Poteva anche chiedersi: “Chi è ‘sto Nocerino? Che vuole da uno come me?”. Invece è una persona di valore e mi spiace che l’immagine pubblica sia diversa, molto diversa, da quella privata”.

I TANTI ADDII DELL’ESTATE – “Mi mancano tutti quanti, ognuno per una ragione diversa. Prendi Van Bommel, tipo che si faceva poco conoscere fuori da Milanello, ma decisivo all’interno. Un riferimento che mi manca. E così ovviamente Rino e Sandro (Nesta), col quale dividevo lo spazio sul pullman e al tavolo mentre si mangiava”.

IL MAGIC MOMENT AL CAMP NOU “E’ facile: il gol al Campo Nou. E’ stato un anno magico, quello scorso, sicuramente il più bello della mia vita calcistica. Il Milan, i 10 gol in campionato, la Nazionale conservata, gli Europei. C’è stato dentro tutto”.

La redazione di Milanlive.it

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