Milan, Allegri: servono i fatti non le parole, rapporto bellissimo col presidente

MILAN ALLEGRI – Di seguito le principali dichiarazioni di Allegri ai microfoni di Milan Channel.

“I ragazzi che ho avuto a Milanello hanno lavorato molto bene, come sempre. Adesso aspettiamo il rientro degli altri, per immergerci nel tour de force che ci aspetta fra Campionato e Champions League. In questo momento parlare tanto serve a poco. Per noi l’obiettivo numero uno deve essere quello di risalire la classifica senza pensare al primo, al secondo, al terzo, al quarto o al quinto posto. Siamo in una posizione di classifica che nessuno si aspettava a inizio Campionato. Siamo stati ingenui per alcuni gol presi e in qualche caso anche sfortunati, dobbiamo migliore alcune situazioni difensive su palla inattiva, ma dobbiamo crescere anche sotto la porta avversaria: abbiamo fatti pochi gol rispetto a quanto abbiamo creato”.

“L’appoggio dei giocatori? Sono frasi che fanno molto piacere. Noi siamo partiti il 9 Luglio con una squadra tutta nuova, sapendo che avremmo incontrato delle difficoltà anche se, onestamente, non queste. Non bisogna però vedere tutto nero se mancano i risultati. Dobbiamo migliorare, ma i ragazzi non devono responsabilizzarsi in maniera eccessiva, devono giocare per loro stessi, per la Società e per tutte le persone che lavorano con noi a Milanello. Sono ottimi professionisti. Risaliremo. Non bisogna mettere le cose a posto da un giorno all’altro e non sarà una partita a pregiudicare la nostra risalita in Campionato. Ma dobbiamo arrivare ad una continuità di risultati, per questo spiace aver perso un derby dove abbiamo giocato discretamente a calcio, ma in cui non ci ha favorito il fatto di aver preso gol dopo 3 minuti”.

“In questi ultimi mesi sono state dette tante cose, sul mio rapporto con il Presidente, con Galliani e con la squadra, cavalcando tante situazioni in modo spesso non adeguato. Con il presidente Berlusconi ci sentiamo frequentemente, da quando alleno il Milan non ho mai avuto una discussione con lui, capisce il momento, è dispiaciuto, ma, l’ho sentito anche ultimamente, mi chiede di stare sereno e di incoraggiare la squadra. Questa fiducia da parte della società l’ho sempre sentita, sono sempre stato sereno. Sono parole che mi fanno molto piacere, ma adesso bisogna fare i risultati. I ragazzi stanno crescendo come squadra e come gioco. Io da parte mia sorrido sul piano personale, è dal primo anno che vengo messo in discussione e ci sono abituato”.

“Robinho ha fatto con noi una prima stagione straordinaria, la seconda è stata più alterna per via della Coppa America e dell’infortunio che gli ha fatto perdere la preparazione. Quest’anno per noi Robinho sarà molto importante perché ha grandi qualità tecniche. Come del resto Pato che adesso sta bene e che deve tornare, pur non avendo ancora il ritmo-partita, sulle medie-gol straordinarie che aveva prima dei suoi infortuni. Per lui (Pato, ndr) è un anno importante. È maturato, ha senso di responsabilità. Ci aspettiamo dei gol, da lui che è bravissimo a farli. Quelle che paghiamo di più oggi, in termini di classifica, sono le occasioni sprecate, lo dice il campo. Ecco perché sono sereno, il gioco sta crescendo, anche se sono dispiaciuto per la classifica e per i tifosi che ringrazio perché fino ad oggi sono stati eccezionali con la squadra”.

“Boateng e Nocerino? È normale che quando si sta insieme per due anni e si gioca in un certo modo per due anni, le cose possono cambiare non avendo gli stessi riferimenti. Ma loro sono due giocatori importanti e faranno ancora grandi cose con noi”.

La redazione di Milanlive.it

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