Juventus-Milan, Sacchi: Il segreto per battere la Juventus? Chiudersi e ripartire!

MILAN-JUVENTUS ARRIGO SACCHI / “Juventus e il Milan arrivano al big match di domenica dopo le vittorie in Champions: esaltante quella bianconera, importante quella rossonera. I successi accrescono l’autostima e le convinzioni e inoltre sono indicatori di uno stato di forma psico/fisico/tecnico ottimale. Pertanto ci sono i presupposti per assistere ad un incontro aperto e spettacolare. Gli uomini di Conte liberatisi del record dell’imbattibilità e da un tentativo di vincere facendo il minimo indispensabile, sono ritornati quella stupenda macchina di gioco che li aveva avvicinati ai team più all’avanguardia d’Europa. Gli osservatori più superficiali pensano che la Juventus vinca quasi esclusivamente per la grande quantità di corsa che produce senza pensare alla straordinaria organizzazione, collaborazione, connessione, collocazione e idea di gioco che li sospinge. Tutto ciò gli consente a livello fisico di essere quasi sempre in aerobia, a livello psicologico di godere dell’appoggio dei compagni, a livello tecnico/tattico di usufruire di passaggi di dieci quindici metri assai facili da effettuarsi e molto precisi. I bianconeri andranno a Milano cercando di imporre il proprio gioco: asfissiando i rossoneri con il pressing feroce, con i raddoppi e con marcature strette in fase difensiva. Mentre in fase offensiva tutti undici parteciperanno al gioco, sempre tutti ben posizionati e reattivi nell’appoggio e smarcamento. Gli juventini sanno benissimo che si esaltano nel calcio totale meno in un football specialistico e discontinuo. Gli uomini di Allegri, confortati da risultati migliori ma non supportati ancora da una conoscenza ed un gioco conclamato, difficilmente potranno opporsi allo strapotere juventino affrontando la Juve a tutto campo. Oggi i rossoneri stanno meglio ma non bene: possono contare sul grande El Shaarawy, su una condizione psicofisica migliore ma ancora non sono riusciti a formare un gruppo granitico, compatto e ben collegato. In questo modo rischiano di esser sempre in inferiorità numerica nei pressi della palla e quindi di trovarsi in difficoltà. Credo che i milanisti debbano restringere la zona in cui affrontare i temibili rivali ed affidarsi a contrattacchi rapidi sfruttando lo splendido momento di Stephan, la vivacità di Bojan e la velocità di Pato (se giocherà). Le marcature, una squadra molto compatta nella zona tra la metà campo e venti metri dietro e le ripartenze possono essere la carta vincente con la speranza che i bianconeri siano meno brillanti e famelici del solito”. Così il grande ex allenatore del Milan, Arrigo Sacchi, scrivendo per La Gazzetta dello Sport.

Fabio Alberti – www.milanlive.it
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