Allegri LIVE: Balotelli non gioca, Boa, El Sha e il Pazzo in attacco, società brava a confermarmi, quando usai la difesa a 3…



MILAN LAZIO – Di seguito le principali dichiarazioni di Allegri nella conferenza stampa pre-Lazio.

FORMAZIONE “Balotelli non gioca. Ha un trauma contusivo importante che gli ha creato un ematoma che non gli permette di allenarsi. Constan stamattina ha fatto le cure ed è ancora in forse. Non c’è nulla di grave ma è in forse. Salamon è un giocatore che lavora con noi da una settimana. Deve abituarsi a giocare in una grande squadra. Deve prendere i ritmi di un club di Serie A. Sta facendo bene perché è un buon professionista. El Shaa è a disposizione, ma se non sta bene giocherà un altro. In tal caso c’è Robinho. Penso sia giusto mandare in campo soltanto chi sta bene. Ho una rosa che mi ha dato garanzie importanti. Robinho sta molto bene ed è pronto. Valuterò oggi le condizioni di Stephan. Pazzini sta bene. Binho? Lui si è sempre allenato con professionalità. Deve diventare un giocatore importante per questo finale di stagione. Boateng davanti fra i tre. Dubbio Yepes-Zaccardo in difesa””.

GARA COL BARCA“Abbiamo ancora 15 giorni per pensare al Barcellona. Sono importanti sia domani che venerdì a Genova. Quella di Barcellona è l’unica partita che decide un obiettivo della stagione. Credo che l’andata di Champions sia stata molto importante. Non è semplice non concedere una palla gol al Barça. Il primo gol è stato fortuito visto il rimpallo a favore. Il secondo, invece, è stato bellissimo. Abbiamo avuto anche altre situzioni importanti che non abbiamo sfruttato bene. Poi giochi due giorni dopo il derby e non riesci ad esprimerti al meglio. Quando siamo in campo bisogna capire qual è l’andamento della partita. Loro hanno ucciso il campionato spagnolo. Il Real è una squadra che tecnicamente vale il Barcellona quindi in uno scontro diretto il primo può battere il secondo”.”.

SUL PUBBLICO“L’appoggio del pubblico è fondamentale. I ragazzi meritano una cornice di pubblico importante”.

SFIDA CON LA LAZIO E IL DERBY “Sarà una partita diversa dal derby. Sarà una partita difficile. Credo che non sarà una partita spettacolare, spero di sbagliarmi. La Lazio ha una difesa. Abbiamo il dovere di cercare di vincere, ma ci mancano ancora 12 partite. Rispetto a qualche tempo fa abbiamo 2 risultati su 3 che potrebbero essere importanti. Il campionato è lungo, abbiamo una buona situazione di classifica. E’ una partita da vincere perché ci permetterebbe di andare al terzo posto tutti da soli. Ma anche se non si dovesse vincere abbiamo anche tante sfide da qui a fine campionato per raggiungere il terzo posto. Con l’Inter i ragazzi hanno fatto una partita bellissima. Nel calcio non si può mai dire nulla. Dopo domani ne abbiamo altre 11 da giocare. Le occasioni che abbiamo avuto nitide nel derby non le abbiamo avute in tutto il campionato. Può capitare che nel calcio capitano queste cose. Bisogna difendere meglio per creare i presupposti per non prendere gol. L’errore da non commettere è quello di non prendere gol in casa. Sarà la stessa partita dell’andata, almeno sull’aspetto del gioco. Abbiamo preso gol “stupidi” a Roma. La Lazio difende bene e concede poco. Dobbiamo fare una buona fase difensiva. Napoli-Juve? Cerchiamo di vincere noi, poi vediamo che fanno gli altri. Normale che le assenze di Klose, Mauri e Konko pesino. Sono tutti e tre importanti. Mauri finalizza anche l’azione ed è un buonissimo rifinitore. Loro sono molto solidi e noi dovremmo avere molta pazienza. Marchetti io l’ho avuto a Cagliari due anni e credo che già lì era uno dei migliori portieri italiani”.

SU PETKOVIC “Penso sia molto furbo. Un allenatore straniero che approccia in un campionato difficile come il nostro ha capito subito come giocare qui. Penso sia stato aiutato molto dal suo secondo, ma lui è molto bravo. Ha dato alla Lazio un’identità precisa. La Lazio sta facendo bene e i meriti li ha anche lui”.

GOL SUBITI DI TESTA “Dobbiamo migliorare in tal senso sia in area che fuori area. Lasciamo crossare troppo facilmente gli avversari. Ci sono delle annate in cui prendi gol di testa, altre invece dove non li prendi mai con gli stessi giocatori”.

CLASSIFICA E STAGIONE“Pensiamo a rimanere con i piedi per terra avendo equilibrio. Normale che quando fai grandi rincorse puoi pagarne i debiti in qualsiasi momento. Vediamo domani sera cosa riusciamo a fare. Se vinciamo bene, ma non finisce mica domani la stagione. “Io credo molto in quello che faccio. E poi vedo anche certe cose che gli altri non vedono. Io ho fatto una carriera da giocatore mediocre ma questo mi è servito per fare l’allenatore. Quando abbiamo giocato quelle due-tre partite con la difesa a tre era un passaggio necessario per far crescere la squadra. Se fai risultati è tutto più facile. Avevo anche io dei dubbi, ma vedendo i ragazzi lavorare e rianalizzando le partite i dubbi vanno via. Le qualità dei giocatori non si perdono da un momento all’altro. Giocare nel Milan non è uguale a giocare in un altra squadra. Qui cambia tutto: da giocare a San Siro ad indossare la maglia del Milan. La società, poi, è stata bravissima a riconfermarmi. Il Presidente è stato vicino al club in un momento difficile venendoci a far visita ogni settimana. La sua frase sabato scorso? Penso sia una frase importante che mi ha fatto molto piacere. Vuol dire che il lavoro che ho iniziato nel Milan è buono. Quest’anno abbiamo ricostruito una squadra e stiamo lavorando bene. Io sono molto contento di essere qui. Credo che in tutte le cose ci sia da migliorare. Io sono felice per quello che fanno i ragazzi. Il derby non dovevamo pareggiarlo visto l’andamento della partita. Venendo dalla sfida contro il Barcellona il pericolo era affrontare il derby come l’abbiamo fatto. Ci sono delle partite brutte per minuti interi e non puoi pensare di giocare bene. Bisogna adeguarsi in ogni istante del match e noi dobbiamo migliorare in questo. E’ un passaggio che deve essere fatto. Contro il Barcellona è stata una sfida quasi perfetta, mentre con l’Inter è stato il Milan più bello della stagione. I ragazzi sono stati bravi. Poi nel momento in cui le cose sembravano più facili è arrivato il gol. Ecco perché bisogna migliorare in queste situazioni”.

SU BALOTELLI“Non l’ho tolto apposta per questo. Doveva essere una prova di maturità per lui. Ho parlato con Mario durante la partita e mi ha detto che era sereno. Certo sentiva il match perché è stato molti anni all’Inter, ma ha giocato bene. E’ un ragazzo che ha momenti di esternazioni e sotto questi deve migliorare. Se avesse fatto i gol che gli sono capitati, allora sarebbe stato un altro Balotelli. Lui ha giocato poco nel City arrivando da noi in una condizione fisica non ottimale. Durante la partita ha delle pause e dovrà toglierle giocando. E’ un ragazzo professionale che se decide di caricarsi la squadra addosso lo fa. I grandi campioni come lui ogni tanto si limitano e si fidano solo delle qualità che madre natura gli ha dato. Noi siamo una squadra che come tutte le altre dobbiamo andare a 1000 all’ora”.

La redazione di Milanlive.it

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