Milan, il club più remuntado al mondo. Contro Bordeaux, Deportivo, Liverpool, Werder e Barcellona…

MILAN – Ecco la prima “remuntada” folle: era il 19 marzo 1996, diciassette anni fa ormai, quarti di finale di Coppa Uefa. Il Milan vola a Bordeaux, in casa di uno Zidane semisconosciuto e di Dugarry, forte del 2-0 dell’andata. L’imponderabile per il Milan di Capello però si realizza: si scatena il talento a lungo nascosto di Christophe Dugarry che abbaglia i dirigenti rossoneri con una doppietta e firma il 3-0 eliminando i rossoneri.

Facendo un rapido salto in avanti si atterra a La Coruna nel 2004. Stiamo già parlando di una storia più recente, del Milan ancelottiano. Campione in carica e cosciente di aver dominato la gara di andata dei quarti di Champions contro il Deportivo (a San Siro finì 4-1), i rossoneri crollano nel giro di 45′ sotto i colpi di Pandiani, Valeron e Luque. Il primo gol, quello del “rifle”, arriva nei primi cinque minuti. Una costante in certe occasioni. Nella ripresa la reazione di un Milan irriconoscibile non arriva, mentre il 4-0 di Fran stende uno dei veli più pietosi della storia milanista.

 

Il peggio però deve ancora venire. Il destino si accanisce coi rossoneri già nella stagione successiva. Uno dei Milan più forti di sempre, con Stam, Maldini, Nesta, Crespo, Shevchenko, Kakà e tutti gli altri, si gioca la finale di Champions League contro il Liverpool. Nel primo tempo non c’è storia, finisce 3-0 per i rossoneri con gli inglesi al tappeto. Ma non è così. I reds nella ripresa recuperano il match nel giro di sei minuti, i 360 secondi più tristi della storia rossonera. Il 3-3 si protrae fino ai rigori dove gli uomini di Ancelotti arrivano sfiduciati dalle parate di Dudek, non certo un Buffon. La catastrofe sportiva si compie dagli undici metri.

Nella Coppa Uefa 2008/2009 il Milan agli ottavi di finale trovò il Werder Brema. Dopo lo 0-0 in Germania, i rossoneri a San Siro si ritrovarono sul 2-0 fino a circa metà del secondo tempo grazie alle reti di Pirlo e Pato. Ma poi ci fu il tracollo e una doppietta di Pizzarro condannò i ragazzi di Ancelotti all’eliminazione.

Il resto è storia nota e si restringe agli ultimi dodici mesi. Lasciando perdere il recentissimo capitombolo del Camp Nou, ancora freschissimo e doloroso, e col solito gol subito nei primi cinque minuti, c’è anche da segnalare un tentativo fallito per poco di concedere la remuntada agli avversari. E’ il 7 marzo 2012, il Milan di Ibrahimovic fa visita all’Emirates Stadium a un Arsenal demolito 4-0 a San Siro. Al 5′ arriva, stranamente, il gol di Koscielny. Il primo tempo si chiude sul 3-0, ma fortunatamente l’ennesima debacle si interrompe sulle parate di Abbiati su Van Persie.

Fonte: sportmediaset

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