Balotelli: “El Shaarawy mi ha proposto una sfida particolare. Allegri? Contento che sia rimasto”

BALOTELLI EL SHAARAWY – La Gazzetta dello Sport riporta stamane alcune interessanti dichiarazioni rilasciate da Balotelli a Praga per la sfida con la Repubblica Ceca. Eccole di seguito.

SULLA SFIDA RIGORI CON CECH – «Col City gli ho già fatto gol su azione, quindi mi sta bene rifarglielo anche così. Poi se Stephan (El Shaarawy, ndr) mi chiedesse di batterlo lui, glielo farei tirare. Visto che in porta c’è Cech…».

SU EL SHAARAWY – «Lo vedo bene. I giornalisti lo hanno criticato per non aver segnato nel ritorno, ma ha aiutato me a fare gol. È stato fantastico. Io e lui stamattina (ieri) a Coverciano leggevamo la classifica dei cannonieri azzurri, con Riva al primo posto con 35 reti. Stephan mi ha guardato e ha detto: “Tu ci devi arrivare”. Be’, 35 sono veramente tanti con le poche partite che abbiamo a disposizione, non bisogna sbagliare niente. È veramente difficile, ma io ci provo».

SULL’ESULTANZA – «Ho sempre detto che l’esultanza vera me la riservo per un gol decisivo nella finale mondiale. Speriamo che possa essere il prossimo, ma ora dobbiamo pensare ai cechi e cercare di vincere».

SUL RUOLO DA LEADER – «Lo siamo tutti, perché tutti hanno bisogno di tutti. Sicuramente da quando sono arrivato ho dimostrato qualcosa, ma devo continuare»

SU ALLEGRI – «Il caso tra Berlusconi e Allegri? Non ho seguito tanto, ma sono contento che l’allenatore sia rimasto. La cosa importante è il rapporto coi compagni e col tecnico: se questi sono buoni non c’è problema».

SU TWITTER E BOLT – «Ci sono entrato perché c’era gente che fingeva di essere me e scriveva cose false: così almeno ora si leggono le cose che dico io e non quelle inventate. Arrabbiato con Bolt? Macché, è il mio atleta preferito. Il suo agente ha chiamato il mio procuratore per dire che Usain ha detto solo che gli sarei antipatico se segnassi al suo United, nulla di più. Come sempre, è colpa dei giornalisti».

SUL RAZZISMO – «Non vorrei più parlare di razzismo, spero proprio che non succeda nulla. I compagni verrebbero ad abbracciarmi? Mi farebbe piacere, sarebbe una cosa originale. Ma io mi conosco, se mi arrabbio… Il primo che mi abbraccia rischierebbe».

La redazione di Milanlive.it

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