Milan-Celtic, Pierino Prati è preoccupato: serve una grande partita. E su El Shaarawy…

PRATI MILAN CELTIC EL SHAARAWY KAKA’- Intervenuto nel corso della trasissione Aspettando Calcio&Mercato mandata in onda da Sportitalia, l’ex bomber del Milan Pierino Prati ha parlato della partita col Celtic esprimendo anche un’opinione sui casi legati a Kakà ed El Shaarawy: “Quello del Celtic è un ricordo abbastanza lontano, ma ancora vivo. In quel momento il Celtic era una grande squadra che non perdeva in casa da tantissimo tempo. All’andata avevamo pareggiato e ci davano tutti per spacciati, ma noi siamo andati là per giocarcela e fare l’impresa. Dopo il mio gol ci difendemmo alla grande fino alla fine riuscendo a portare a casa una vittoria fondamentale. Per la gara col Celtic siamo un po’ preoccupati dopo le ultime prestazioni in campioanto e l’alto numero di infortunati. La situazione è preoccupante bisogna ammetterlo, ma credo che chi scenderà in campo darà il massimo per la maglia e avrà il supporto di tutto il pubblico di casa. Servirà però una prestazione da Milan”.

Cosa pensa dei ritorno di Kakà? E come vede l’attacco rossonero?

“Kakà è un giocatore che fa bene al gruppo rossonero. Ha il carisma giusto per dare serenità nello spogliatoio e penso che il suo ritorno sia un ritorno importante per la squadra. Peccato solo che si sia infortunato e non possa dare una mano in campo. In avanti credo che giocheranno Balotelli e Matri che è una coppia molto interessante. Sarà però importante che la squadra li supporti in maniera adeguata e li metta in condizione di poter segnare e far male alla difesa del Celtic”.

Cosa pensa del così detto ‘caso’ El Shaarawy?

“È un talento e ha grandi qualità, ma deve cambiare il suo modo di giocare perché le difese italiane hanno capito come gioca e hanno preso le giuste contromisure. E sappiamo che le nostre difese sono fra le migliori al mondo. Probabilmente credeva che giocando come fatto all’inizio della scorsa stagione tutto sarebbe stato in discesa, ma non è stato così e ora deve reagire e migliorare. Deve cercare anche di risollevarsi a livello psicologico, ma non credo che abbia sofferto la concorrenza di Balotelli. Anzi penso che la presenza di un compagno del livello di Mario debba essere uno stimolo a far meglio”.

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