Milan, Maini viaggia nel tempo: vi racconto l’esordio di Kakà di 10 anni fa…

MERCATO MILAN KAKA’- Kakà è pronto al secondo esordio in maglia rossonera. Dieci anni fa, allo stadio “Del Conero” di Ancona e ora all'”Olimpico” di Torino. Giampiero Maini, che dieci anni fa giocava nell’Ancona, è stato intervistato da MilanNews.it per parlare di quell’esordio del brasiliano.

Giampiero Maini, il 1° settembre 2003 una data storica per l’Ancona che tornava in Serie A, ma anche per il Milan in quanto esordiva un certo Kakà

“Mi ricordo molto bene quella serata. Che dire, Kakà fece in fretta a farsi riconoscere e l’impressione che ho avuto in quella partita è stata confermata dal percorso che poi il giocatore ha fatto. Un giocatore di straordinarie qualità tecniche, con una velocità e un cambio di passo raro da vedere in un centrocampista. Grande tecnica coadiuvata da eccellenti qualità fisiche”.

Fu una sorpresa per voi vederlo giocare così?

“Chiaro che rimanemmo impressionati. Io poi me lo ritrovai spesso da vicino e mi passava come un treno. Quella sera fece due gol Shevchenko ma la novità era Kakà, che tra l’altro mandò in gol l’ucraino”.

Credi che questo Kakà possa essere decisivo?

“Sotto l’aspetto puramente fisico ha perso qualcosa, ma ha acquisito esperienza e personalità. E il Milan aveva bisogno di quelle caratteristiche anche di palleggio. C’era bisogno di qualità”.

Contro il Torino mancheranno diversi difensori. Non era il caso di intervenire sulla retroguardia in sede di mercato?

“Dietro ci sarà difficoltà, ma Allegri ha fatto vedere anche in condizioni problematiche di essere in grado di tirare fuori il meglio dai suoi ragazzi e lo farà altrettanto col Torino. Con Matri ha aggiunto qualcosa e con Kakà può tornare al trequartista con due punte senza che serva necessariamente il costruttore in mezzo al campo, il Montolivo della situazione protagonista nella stagione passata”.

Si è parlato di Poli terzino. Tu che hai giocato da incursore come l’ex Samp credi sia possibile un adattamento in quel ruolo?

“Come dici tu è un adattamento e non so se possa. Sono valutazioni che possono fare al meglio Allegri e Tassotti, vedendo in allenamento chi può ricoprire quel ruolo al meglio, ma non è certo facile”.

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