Svezia-Portogallo, Ibra spiega: “Applauso al Portogallo? No, stavo applaudendo altro…”

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SVEZIA PORTOGALLO – A due giorni dalla bruciante eliminazione per opera del Portogallo, l’attaccante della Svezia, Ibra, torna a parlare: “Questa è una brutta botta, l’ho presa male perchè il Mondiale era un grande obiettivo, e mi dispiace proprio di non andarci. Però penso che abbiamo fatto il massimo, il Portogallo è più forte di noi, questo credo che sia chiaro a tutti. Dovevamo scoprirci, ci servivano i goal dopo la sconfitta di Lisbona, almeno uno, ma sapevamo che così ci saremmo esposti al loro contropiede. Non avremmo dovuto commettere alcun errore per passare invece è successo, e l’abbiamo pagato. Abbiamo aspettato il tempo giusto per colpire, ma non è servito a nulla. Se fosse entrato il nostro 1-0 magari qualcosa sarebbe cambiato, chissà…”. Ibra ha fatto anche chiarezza sul suo applauso a fine match, da molti interpretato come un complimentarsi nei confronti dei lusitani: “No, stavo cercando di incoraggiare i miei compagni. Li applaudivo per incoraggiarli a ripartire, mancavano ancora diversi minuti, già una volta avevamo risalito la corrente, quando in palio c’è qualcosa di così importante non si deve mollare sino al fischio finale, perché l’imprevisto può sempre aiutarti. Ronaldo? E’ fortissimo, questo è ovvio, ma l’abbiamo messo a suo agio, perchè lui in contropiede non ha rivali. Basta rivedere questa partita per capire quali siano le sue doti migliori. Se è il più forte al mondo? Diciamo che ha fatto un goal più di me…”.

La redazione di Milanlive.it

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