Milan, Seedorf tecnico e uomo-azienda: così vuole Lady Barbara

Barbara e Seedorf
Barbara e Seedorf

Che a Milanello non si incrocino praticamente mai, è qualcosa di assodato. Quando c’è una manca l’altro, e viceversa. Poi è arrivata la pace ufficiale, sancita dal numero uno del club, che li ha obbligati a convivere in nome del bene societario. E così Barbara Berlusconi e Adriano Galliani hanno iniziato a lavorare nell’ambito delle rispettive competenze. L’hanno fatto anche ieri, ed è il motivo per cui anche stavolta non c’è stata occasione di incrociarsi (cosa che però succede regolarmente in sede e allo stadio): mentre Galliani concludeva l’affare col Chelsea e allestiva il comitato di benvenuto per Essien, Barbara trascorreva la giornata a Milanello, assieme ad alcuni dei suoi uomini di fiducia. Il piatto forte all’ordine del giorno è stato un approfondito colloquio di natura commerciale con Seedorf. Quindi, mentre un a.d. curava l’aspetto sportivo del Milan, l’altro si occupava di strategie aziendali. Come da nomine e incarichi assegnati dal Cda rossonero poco più di un mese fa.

Strategie Lady B è arrivata a Milanello intorno alle 11 e si è chiusa in colloquio con Clarence un paio d’ore per il primo vero faccia a faccia. Da quanto emerge non sono stati toccati temi di natura strettamente sportiva – quindi niente valutazioni sul sistema di gioco, sull’eliminazione in Coppa Italia o sul mercato –, bensì di carattere commerciale. Dopo aver rinnovato all’allenatore la stima e la volontà di lavorare a un progetto duraturo da parte della proprietà, Barbara ha intavolato con Clarence discorsi su sviluppo del marchio, merchandising, visibilità, ricerca di nuove frontiere per espandersi ulteriormente. Ma non si è trattato di un semplice pour parler . BB ha illustrato a Seedorf una nuova concezione di allenatore: ovvero un tecnico parte integrante del club non solo a livello sportivo, ma coinvolto anche in tutti gli ambiti commerciali.

Dettagli Seedorf, che ha già diverse esperienze in campo imprenditoriale, è quindi considerato dalla famiglia Berlusconi l’uomo giusto al posto giusto anche sotto questo aspetto. Ed è un’ulteriore spiegazione sul motivo per cui Silvio abbia voluto fortemente lui, nonostante la mancanza totale di esperienza da allenatore. L’olandese sarà consultato in quanto personaggio di visione e spessore internazionali, e avrà anche la missione di coinvolgere il più possibile la squadra da questo punto di vista. In pratica, ogni giocatore dovrà essere anche una sorta di piccolo promotore-imprenditore al servizio di un’azienda molto più grande. Anche i dettagli saranno importanti per aumentare visibilità e quindi indotto. E nulla vieta di ispirarsi a modelli commerciali presi in prestito da altri sport.

Niente discorsi Il Milan che riparte non può dunque limitarsi alle questioni di campo. Dopo il colloquio con Seedorf, Barbara e il tecnico hanno pranzato assieme (allo stesso tavolo il membro del Cda Antonio Marchesi e la responsabile dei Progetti speciali Elisabetta Ubertini) e poi la figlia del Cavaliere ha assistito a una parte di allenamento. Nessun discorso alla squadra dopo la figuraccia in Coppa Italia, ma soltanto un saluto all’ingresso in campo. Segno che il «progetto globale» è più forte degli stenti sportivi di questa stagione.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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