Criscitiello: “Allegri non era un fenomeno, ma Seedorf rischia di essere il nuovo Stramaccioni”

Criscitiello
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Nell’editoriale su TMW il giornalista Michele Criscitiello fa un report sul momento del Milan:

“Non abbiamo mai avuto grande stima di Massimiliano Allegri, quale allenatore del Milan. Al primo anno ha vinto perché aveva i campioni e con umiltà si affidò a loro. Al secondo anno ebbe la presunzione di credere che fosse più fenomeno lui di Ibrahimovic, salvo poi beccarsi una legnata sui denti da Conte, ma almeno portò a casa la qualificazione alla Champions League. La scorsa stagione, con una squadra che avrebbe fatto solo le partitelle del giovedì con il Milan di Sacchi e Capello, conquistò il terzo posto. Quest’anno, ad inizio anno, a Milanello si parlava di scudetto. Non i giornalisti ma i capi. Da Berlusconi fino ai calciatori più rappresentativi dello spogliatoio. Bene, Allegri non era un fenomeno ma con una squadra da zona rossa almeno avrebbe potuto fare il suo lavoro. Hanno cambiato per prendere un allenatore senza patentino, chiamato di corsa dall’altra parte del mondo e invitato a salvare l’amata Patria. Seedorf, però, ha avuto un solo merito che lo ha portato ad essere su quella panchina: aver riportato ad Arcore, per anni, tutti i fatti dello spogliatoio rossonero. Se Gattuso litigava con Ibra (mai successo), Berlusconi lo sapeva 5 minuti dopo il litigio. Se Allegri mandava Pato a fare tre giri di Milanello, il Cavaliere riceveva il report sul suo cellulare come una redazione riceve l’Ansa. Bene, oggi cosa riporta l’olandese ad Arcore? Spiega a Berlusconi che non sa cosa fare di una squadra allestita male e gestita peggio? Galliani è andato fino in Brasile pur di convincere Clarence ad accettare l’incarico. Ci verrebbe da dire: beato Pippo che ti hanno “fregato” la panchina del Milan e ti hanno lasciato quella della Primavera. Seedorf è il nuovo Stramaccioni. Chi non merita il posto che occupa presto tornerà nell’anonimato della propria mediocrità. Il problema è un altro: il Milan, fin quando ci sono stati i soldi del Cavaliere, ha comandato in Italia, in Europa e nel mondo. Appena finita la materia prima, i responsabili del mercato rossonero non sono stati in grado di acquistare calciatori giovani ma di valore col risultato di avere una squadra inadeguata. Braida ha pagato con il posto di lavoro, Galliani è allo scontro con Barbara e non si sa come andrà a finire.”

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