Milan, Balotelli da collezione. Il suo bolide tra i 10 gol dell’anno

Balotelli
Balotelli

Specchio servo delle nostre brame, qual è il più bel gol del reame? La stagione è in corso, e col Mondiale si inoltrerà fino a metà luglio, ma il Balo-capolavoro di venerdì sera col Bologna è un assist da non sprecare: quali sono stati finora i gol più belli segnati in Italia e in Europa nel 2013-2014? Ne abbiamo scelti dieci, consci di aver escluso reti bellissime e importanti. Suarez meritava la citazione per lo show contro il Norwich prima di Natale. Le rovesciata di Kone in Bologna-Samp di settembre e di Diego Costa in Atletico Madrid-Getafe non hanno molto da invidiare a quella di Florenzi. Il pallonetto di Pjanic in Roma-Verona è stato un momento di rara bellezza. Bisogna scegliere, però, e noi lo abbiamo fatto. Qui sotto trovate la carrellata dei nostri dieci gol preferiti per il momento. Non tutti sono allo stesso livello, alcuni meritano di essere messi in rilievo.

Il coast to coast Il fascino della cavalcata solitaria resta immenso e immutato. Il giocatore che prende palla e va in porta rappresenta un momento fortissimo, che ci rimanda ai cartoni animati giapponesi. Succede di rado, ma quando accade restiamo tutti a bocca aperta. Il modello resta l’assolo di Diego Maradona al Mondiale ‘86, la cavalcata contro l’Inghilterra. Aver fatto l’impresa in un quarto di finale della Coppa del Mondo rende la cosa quasi ineguagliabile. Anni fa Messi si esibì in qualcosa di molto simile, ma contro il Getafe… In questa stagione a rinverdire il mito di Diego ‘86 è stato Amalfitano. Amalfi-chi? Morgan Amalfitano del West Bromwich: in Inghilterra, a settembre contro il Manchester United, è partito dalla sua metà campo e ha fatto percorso netto fino alla porta avversaria.

Il balletto… a luci rosse Se ve lo siete perso, recuperatelo su internet. Il gol di Wilshere in Arsenal- Norwich 4-1 è stato stupefacente e non ci riferiamo al momento finale, un banale tiro sotto il naso del portiere. E’ stato il modo ad aver fatto notizia. Wilshere è andato in porta dopo una serie di duetti, di cinguettii, con Cazorla e Giroud. Tutti tocchi di prima. Una specie di tiki taka applicato alla fase offensiva, un balletto. Alcuni tifosi dell’Arsenal hanno postato il video su un sito a luci rosse: il significato nascosto del gesto non è difficile da cogliere…

Il mondo alla rovescia A gennaio la rovesciata ha compiuto cent’anni e proprio a gennaio, in Roma-Genoa, Alessandro Florenzi si è esibito nell’acrobazia più difficile e attraente, che in Sudamerica e in Spagna chiamano «chilena» perché a brevettarla, un secolo fa, fu un basco naturalizzato cileno, Ramon Unzaga. La rovesciata è un’emozione che si rinnova ogni volta. Non è un gesto tecnico inusuale, se ne vedono di frequente. Il «coast to coast» alla Maradona, per fare un paragone, è raro, rarissimo. E però la rovesciata rimane un pezzo unico. Impossibile stancarsi. Quella di Florenzi sembrava perfetta.

Tacchi e sassate Il gol di Balotelli va iscritto al filone dei tiri impossibili, come quello di Pogba contro il Napoli. Due esecuzioni differenti, ma esemplari. Pogba si è alzato la palla e prima che toccasse terra l’ha scaraventata in rete. Poi i tacchi di Palacio e Lucarelli. Il colpo di tacco per certi versi è una variante della rovesciata: Ibrahimovic, Palacio e Lucarelli l’hanno interpretato in diverse maniere. Di Ibra, contro il Bastia, l’esecuzione più originale: quel tacco aveva qualcosa della mossa dello scorpione, tipica di Higuita.

Fonte: Gazzetta dello Sport

Impostazioni privacy