Milan, Brocchi: “Nessun dualismo Seedorf-Inzaghi. Galliani artefice degli ultimi successi”

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Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva Christian Brocchi, doppio ex della partita e attuale allenatore degli allievi del Milan. L’attuale allenatore degli Allievi rossoneri ha analizzato l’incontro di ieri sera: “E’ stata una partita difficile da giocare per entrambe le formazioni. L’aria negativa  che c’è attorno a tutte e due le squadre incide sul morale dei  calciatori e, quindi, sulle loro prestazioni in campo. Ho visto sprazzi di  buon gioco e altri momenti invece dove è prevalso un po’ di timore.  L’esclusione di Balotelli dall’undici iniziale? Preferisco non  commentare le scelte tecniche. Mi rendo conto ora da allenatore che è  difficile capire alcune decisioni dall’esterno perché solo il tecnico ha  la possibilità di vedere il calciatore tutti i giorni in allenamento.  Se Seedorf ha preferito Pazzini a Mario evidentemente avrà visto meglio  Giampaolo in settimana”.

Brocchi ha poi analizzato la crisi rossonera e la possibile staffetta Inzaghi-Seedorf: “Indubbiamente la società  rossonera ha vissuto momenti migliori sotto il profilo societario. Fino a  quest’anno, il club ha sempre dimostrato grande solidità e ciò  permetteva ai calciatori di pensare esclusivamente al campo. Un po’ di  confusione c’è, ma vivendo l’ambiente rossonero dall’interno ho modo di  credere che in breve tempo si riuscirà a tornare la società  forte che è sempre stata. Galliani? Lui è parte integrante del progetto e  uno dei maggiori artefici dei successi raccolti dal Milan. I momenti di  difficoltà arrivano per tutti, ma la voglia che ha dimostrato negli  anni e che tutt’ora ha gli permetteranno di riportare il club ai vertici  mondiali. Seedorf-Inzaghi?All’interno del Milan non si  vive assolutamente questo dualismo. C’è stato recentemente un confronto  interno che ha visto presenti sia l’allenatore di prima squadra che noi  tecnici delle giovanili. Il clima è stato molto disteso e familiare.  Clarence e Pippo hanno vissuto assieme tanti successi da giocatori e tra  i due non credo possano esistere dualismi di basso profilo. Inzaghi ha  ovviamente le sue ambizioni da allenatore e sta dimostrando di essere un  tecnico molto valido. E’ normale che sogni di diventare l’allenatore  della prima squadra ma la società ha scelto Clarence ora. Pippo saprà farsi  trovare pronto in caso di chiamata futura. Il mio futuro? E’ ancora  presto per sapere cosa farò il prossimo anno. Sto seguendo un percorso  lineare da allenatore e oggi mi sento più pronto che mai. Non ho nessun  dubbio: è questo il lavoro che voglio fare d’ora in avanti”.

Paolo Maldini, in una recente  intervista, aveva posto il problema dell’esodo delle bandiere rossonere  come causa della crisi del club. Questo il commento di Brocchi: “A  partire dal settore giovanile ci sono molti ex rossoneri ancora a  Milanello come me, Galli, Carbone, Inzaghi, De Vecchi. Una spina  dorsale, dunque, c’è ancora ma è vero che sono andati via tanti  giocatori che hanno fatto la storia del club e, con loro, lo spirito e  il rigore tipico dell’ambiente rossonero. Si è perso un po’ tutto  questo”.

Redazione Milanlive.it

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